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CREMONA. I NODI DELLA MOBILITÀ URBANA

Monopattini, caso aperto. Sotto la lente quelli privati

Si alza la guardia sull’invasione dei marciapiedi, anche in sella alle biciclette. ‘Avvistamenti’ in tangenziale

Claudio Barcellari

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redazione@laprovinciacr.it

28 Agosto 2024 - 05:05

Monopattini, caso aperto. Sotto la lente quelli privati

CREMONA - Il punto sulla ‘questione monopattini’, che, forse, è vicina ad una soluzione definitiva. Nei giorni scorsi, alcune associazioni che si occupano di disabili (in particolare l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) hanno espresso il loro forte disagio di fronte ai monopattini ‘spiaggiati’ sui marciapiedi, che impediscono a ipovedenti e carrozzine di transitare liberamente.

La risposta dell’assessore alla Mobilità, Luca Zanacchi ha rassicurato: i monopattini del Comune sono i più virtuosi, essendo costantemente monitorati dalla ditta che li produce e gestisce (RideMovie), nei limiti del senso civico di chi li usa. Altro tema sono, invece, i monopattini privati; quelli acquistati e utilizzati dai cremonesi più giovani come mezzo di tendenza 2.0, meglio ancora vista la nuova frontiera della mobilità dolce ed ecosostenibile. Mezzi, però, che sfuggono inevitabilmente al controllo del Comune, considerato che alcuni di essi sarebbero stati visti anche in tangenziale.

«Da gennaio ad oggi – ha spiegato il comandante Luca Iubini – possiamo contare su una ventina di sanzioni. Le motivazioni sono simili a quelle che potremmo immaginare per qualsiasi altro veicolo: mezzi colti mentre passavano con il semaforo rosso, tentativi di imboccare una via contromano e casi simili.» Il dato è significativo anche per le infrazioni che riguardano le biciclette. Spesso sono proprio i ciclisti a scavalcare le regole del codice della strada; come se passare col rosso o pedalare sul marciapiede fosse, per così dire, tollerato. Ma di questa immunità non scritta le biciclette non godono; né tantomeno i monopattini, che, come precisa Iubini, non sono biciclette, né devono essere trattati da tali: «Spesso si usa il monopattino permettendosi quelle leggerezze che, pur vietate, ricordano quelle delle biciclette. Con il monopattino ci vuole un’attenzione ancora maggiore

Iubini ha poi confermato il punto di vista di Zanacchi sui monopattini del Comune, a cui sono state imposte ampie limitazioni. «Se troviamo un monopattino di RideMovie fuori posto, magari sul marciapiede, contattiamo immediatamente la ditta – ha assicurato Iubini – in modo tale che venga rimosso il prima possibile. La ditta procede inviando un furgoncino che li carica e verifica che sia tutto a posto. Questa nostra strategia si è resa necessaria soprattutto nel primo periodo di attività della ditta, mentre ora RideMovie è riuscita a gestire meglio queste situazioni. Abbiamo avuto soltanto una segnalazione di monopattino abbandonato sul marciapiede, nel centro storico della città.»

I monopattini che sfrecciano in tangenziale, dunque, non possono essere del Comune: «Fuori dalle aree in cui è possibile transitare – ha confermato Iubini – i monopattini RideMovie si spengono. I loro percorsi sono limitati».

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Commenti all'articolo

  • fatacco_cr

    28 Agosto 2024 - 14:33

    Una ventina di sanzioni da gennaio a oggi mi sembrano molto poche in considerazione delle infrazioni effettivamente fatte dai monopattini per non parlare dei ciclisti: finchè non viene messo mano al portafoglio faranno sempre quello che vorranno. Loro si credono i padroni dei marciapiedi e della strada non rispettando minimamente il codice della strada!

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