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IN PROVINCIA DI CREMONA

Padania Acque, un anno di QR Code: efficienza e risparmio

Nei primi sei mesi dell’anno sono stati distribuiti 7.921.000 litri. Oltre un milione in meno in media (tra il 5 e il 10%) rispetto al 2023

La Provincia Redazione

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23 Agosto 2024 - 16:24

Padania Acque, un anno di QR Code: efficienza e risparmio

CREMONA - Meno sprechi grazie ad un sistema tecnologico innovativo ed efficace. A un anno dall’introduzione del prelievo controllato tramite QR Code, i dati di consumo delle case dell’acqua sparse in tutto il nostro territorio attestano l’efficacia dell’innovativo sistema tecnologico sia nel contrasto agli sprechi della risorsa sia agli approvvigionamenti eccessivi e anomali che in passato avevano portato a un uso non corretto di questo servizio.

DISTRIBUZIONE E CONSUMI D’ACQUA NEL 2023 E PRIMO SEMESTRE 2024

Nel corso del 2023 le 106 case dell’acqua in funzione in tutto il territorio provinciale, di cui solo trenta dotate del sistema di limitazione tramite QR Code, avevano distribuito 18.118.000 litri di acqua potabile. Nel primo semestre 2024 gli impianti attivi sono saliti a 108, di cui ulteriori 45 sono stati dotati di sistema di limitazione, per un totale di 75 impianti. Nei primi sei mesi di quest’anno sono stati distribuiti complessivamente 7.921.000 litri che, raffrontati ai consumi dello stesso periodo dell’anno scorso, evidenziano un risparmio di oltre un milione di litri di acqua con una riduzione media dei consumi tra il 5 e il 10%.

ANALISI DEI CONSUMI E RISPARMI OTTENUTI

Dalle analisi effettuate sui consumi delle singole case dell’acqua emergono dati interessanti: in alcuni piccoli centri i consumi prima e dopo l’introduzione del prelievo tramite QR Code sono sostanzialmente allineati, a dimostrazione di un’utenza fidelizzata al servizio di cui fruisce in maniera virtuosa. I comuni al confine con altre province hanno registrato una diminuzione dei consumi fino al 30%, mentre nei comuni con una maggiore popolazione in qualche caso si è rilevata una riduzione pari quasi al 40%. Quest’ultimo dato dimostra chiaramente che prima dell’introduzione del nuovo metodo di prelievo, sempre gratuito ma limitato a 8 litri al giorno per nucleo familiare, alcuni cittadini utilizzavano in modo improprio il servizio, ovvero per usi diversi da quello alimentare, acqua da bere o per cucinare.

ESPANSIONE DEL SERVIZIO E IMPLEMENTAZIONE DEL QR CODE

Attualmente sono 103 su 113 i comuni della Provincia di Cremona dotati di una o più Case dell’acqua o Sorgenti di Padania Acque e presso i suddetti comuni sono installate 108 fonti, di cui 75 già funzionanti con QR Code e altre 28 saranno adeguate alla nuova tecnologia entro il prossimo anno.

DICHIARAZIONI DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI PADANIA ACQUE

L’amministratore delegato di Padania Acque, Alessandro Lanfranchi, esprime soddisfazione per i risultati ottenuti finora. «L’intervento di contenimento del quantitativo di acqua prelevata dalle case dell’acqua in ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, ha avuto successo e ha generato effetti positivi. Da un lato ha permesso di concretizzare la lotta allo spreco della risorsa, bene comune e prezioso da preservare; dall’altro, ha generato una maggiore consapevolezza e responsabilità nell’utilizzo da parte della popolazione che ha dimostrato, con l’abitudine a bere acqua di rete, buona al gusto e di qualità, di apprezzare il servizio».

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