L'ANALISI
23 Agosto 2024 - 05:30
Il consiglio direttivo
SORESINA - Stelle, luna e pianeti mai così vicini. Se in questi giorni la superluna blu ha illuminato i cieli di diverse città e catturato l’attenzione di tantissimi appassionati e non, in realtà l’Osservatorio Astronomico di Soresina da ormai cinquant’anni offre a chiunque voglia osservare la meraviglia degli oggetti celesti un luogo perfetto per poterlo fare.
«Il nostro osservatorio da quando è nato offre la possibilità di osservare il cielo e gli oggetti celesti che ne fanno parte – spiega Cristian Ghisleri, presidente del Gruppo Astrofili Soresinesi che gestisce l’osservatorio pubblico – a chiunque lo desideri. Dai bambini, alle scolaresche, appassionati, ricercatori o semplici curiosi che vogliono provare a vedere più da vicino stelle, pianeti e la luna. Quanto alla famosa superluna, che altro non è che una luna piena, devo dire che nel nostro osservatorio la si scruta quando è vicino al primo quarto, in modo che crateri e formazioni montuose siano più facilmente visibili».
L’osservatorio soresinese, uno dei primi nati in Italia con lo scopo di fare divulgazione, apre al pubblico due volte al mese permettendo di osservare la luna o il profondo cielo. «Ovvero tutto ciò che è al di fuori del sistema solare quindi stelle, nebulose, galassie e naturalmente i pianeti, se sono visibili. Solitamente una serata è dedicata alla luna, al primo quarto, e Saturno, mentre nell’altra si osserva il profondo cielo. Questo dipende sempre dalla luce, dalle condizioni meteo e tutto è modulato a seconda delle stagioni e delle fasi della luna. Le serate sono divise in più fasce orarie, da un’ora ciascuna e con un gruppo massimo composto da dodici persone per volta; in inverno i turni sono tre, d’estate due o tre a seconda dell’orario in cui il sole tramonta. In ogni caso, qualunque sia la stagione, l’esperienza di osservazione è sempre particolarmente emozionante».
E coinvolge grandi e piccoli perché la volta celeste da sempre affascina tutti quanti. «Sui libri di scuola si studia ciò che noi diamo la concreta possibilità di osservare e ogni volta fascino e meraviglia si mescolano. Giove con le sue strisce, le sue lune e la caratteristica macchia rossa, Saturno e i suoi anelli, ma anche le galassie e le Pleiadi. I bambini sono particolarmente colpiti, ma in generale tutti coloro che ci vengono a trovare rimangono a bocca aperta. Anzi, abbiamo persone affezionate che tornano più volte».
Le date di apertura mensili sono già programmate fino a dicembre, poi con la ripresa della scuola anche le scolaresche potranno concordare visite ed osservazioni. «Per festeggiare i 50 anni dell’Osservatorio stiamo anche pensando a qualche iniziativa che possa coinvolgere i più piccoli, come un programma fedeltà per giovani astrofili, con una vera e propria tessera delle osservazioni degli oggetti celesti da completare. E una volta raggiunto un determinato numero di oggetti osservati consegneremo un diploma di giovane astrofilo». Insomma, l’infinita bellezza e complessità dell’universo che ci circonda non è mai stata così a portata di mano.
L’Osservatorio di Soresina è stato inaugurato alla presenza di astronomi di fama mondiale il 2 Giugno 1974. Fra i primi realizzati in Italia a scopo didattico e divulgativo, è settimanalmente aperto al pubblico per visite serali. Si trova nel centro storico della città ed è costituito da una torre alta 20 metri alla cui sommità è posta la specola, la cupola di rame girevole dal diametro di 3,70 metri, da cui si osserva il cielo grazie agli strumenti principali, ovvero da tre telescopi, un riflettore e due rifrattori.
In particolare un telescopio newtoniano di 310 mm di diametro e con focale di 1.670 mm, un telescopio rifrattore del diametro di 120 mm e 1.700 mm di focale, un cercatore rifrattore del diametro di 80 mm. Sul terrazzo esterno alla specola è possibile l’installazione di un secondo telescopio, più piccolo di quello principale, come strumento di riserva o per l’osservazione di eventi di grande rilevanza. È gestito dal Gruppo Astrofili Soresinesi secondo apposita convenzione con il comune. Le visite sono prenotabili sul sito dell’Osservatorio, ogni fascia è aperta ad un gruppo di massimo dodici persone. «Si fa una breve storia dell’osservatorio, spieghiamo cosa si vedrà durante la serata attraverso il telescopio e poi si sale alla cupola».
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