L'ANALISI
23 Agosto 2024 - 05:05
CREMONA - AAA. presidi cercansi, disperatamente. E la disperazione rischia di trasformarsi in una sorta di commedia dell’assurdo, se si pensa al blocco delle assunzioni dei nuovi dirigenti vincitori di concorso, dopo la sentenza del Tar del Lazio. La prospettiva era quella che le sedi vacanti potessero essere coperte con i neo dirigenti scolastici, ma i ricorsi, piombati sulla ripartizione delle dirigenze, rischiano di congelare di nuovo tutto e consegnare l’anno scolastico 2024/2025 all’ormai tradizionale lotteria delle reggenze.
Sul territorio cremonese sono in tutto nove gli istituti in attesa di preside. Sono soprattutto gli istituti comprensivi a corto di dirigenti: l’Ic Fermi di Montodine, l’Ic Falcone-Borsellino di Offanengo, l’Ic di Pizzighettone e San Bassano, l’Ic di Casalbuttano, l’Ic Giovanni XXIII di Soncino, l’Ic Marconi di Casalmaggiore e l’Ic Crema due. Per quanto riguarda le superiori sono senza preside l’istituto Stanga e il liceo Anguissola.
In attesa delle nomine in ruolo dei docenti, delle convocazioni di supplenti e di personale Ata, un nuovo scenario si apre sull’inizio dell’anno scolastico, previsto per il prossimo 12 settembre: trovare il preside giusto che possa assumere a reggenza le sedi vacanti. E così se la neodirigente Lorenza Badini che in queste ore ha preso servizio al Ghisleri rivela di aver chiesto la reggenza del comprensivo di Pizzighettone di sua competenza già l’anno scorso, rimangono tutte da vagliare le possibilità per le altre otto sedi. L’ultima parola spetta all’Ufficio Scolastico Regionale.
Fra i nodi di questo avvio d’anno c’è senza dubbio la riorganizzazione dei comprensivi cremonesi, dopo lo ‘smembramento’ del Cremona 5. C’è poi lo spauracchio del ridimensionamento delle presidenze che potrebbe mutare lo scenario del territorio. Come ogni anno le voci si rincorrono. Una delle possibilità potrebbe essere quella dell’accorpamento del comprensivo di Casalbuttano al Bertesi di Soresina, ma sul piatto emerge — ogni anno — l’ipotesi di smembrare lo Stanga e affiliare la parte cremonese a una scuola in città e la parte cremasca a un istituto di Crema. Ipotesi, timori, ma per ora la certezza è che nove istituto allo stato attuale sono in cerca della loro guida dirigenziale.
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