L'ANALISI
CREMONA. ISCRIZIONI ALLE SCUOLE COMUNALI
22 Agosto 2024 - 07:10
CREMONA - Sono in tutto 227 i bambini che frequenteranno, a partire dal 2 settembre i nidi comunali. Sono 24 i bimbi in attesa di un posto. Alle scuole dell’infanzia gli iscritti sono 685, i bimbi in lista 51. In tutto sono 75 i bimbi in cerca di un posto a scuola.
«Le iscrizioni ai nidi e infanzia avvengono in due step — spiega il neoassessore all’istruzione Roberta Mozzi —: uno a marzo e l’altro a settembre/ottobre. Vediamo se riusciremo a recuperare posti per accontentare chi ha fatto richiesta nelle nostre scuole. Stiamo cercando di capire se ci sono possibilità, ma molto dipenderà anche se chi è in lista accetta magari una scuola lontana da casa».
Intanto l’avvio dell’anno s’avvicina.
«Sarà un nuovo inizio d’anno scolastico per me — dice ricordando il suo recente passato da preside —. L’appuntamento con le cento maestre della nostre scuole è per il 30 al Monteverdi con la plenaria. Intanto in questi giorni stiamo provvedendo alle assunzioni a tempo indeterminato di sette educatrici di nido e cinque insegnanti infanzia a tempo indeterminato. A queste si aggiungeranno i posti a tempo determinato. Sono in tutto un centinaio le docenti che operano nelle nostre scuole. La cosa curiosa è che fra le maestre sto incontrando, rivedo molte mie ex alunne dell’Anguissola. Mi fa piacere e al tempo stesso un certo effetto. L’avvio è previsto per il 2 settembre, come da indicazioni regionali. Le nostre scuole devono assicurare il servizio per 205 giorni effettivi».
Quali sono le novità che attendono il comparto 0-6 anni?
«Si va avanti con la creazione dei poli dell’infanzia, ovvero luoghi in cui nido e infanzia possano andare in continuità come già accade in tre nostre realtà. A queste si aggiungerà il Castello che aprendo una sezione all’infanzia, avvierà l’esperienza di un micronido. Tutto ciò in funzione di un coordinamento didattico volto a rafforzare strategie comuni per il bene dei bambini».
Sembra di capire che per ora la sua azione sarà in continuità con questo fatto da Maura Ruggeri.
«Sto studiando e prendendo consapevolezza della complessità del servizio. C’è un grande sforzo nelle mense da fare: ovvero tutelare le scuole che hanno i cuochi interni. Diciamo che, comunque, lo spirito di servizio educativo che caratterizza chi lavora nella scuola non cambia, se penso al mio passato recente».
A differenza di Ruggeri, lei si troverà a gestire l’edilizia scolastica.
«È un capitolo importante e che vede aperti diversi cantieri, portati avanti con i fondi del Pnrr. Se gli interventi eccezionali sono sotto il cappello del Pnrr, ciò che mi preoccupa e richiede molta dedizione è la manutenzione ordinaria delle nostre scuole. In questi giorni sto incontrando i dirigenti per capire il da farsi. Alla Vida so che i recenti temporali hanno messo in evidenza alcune infiltrazioni importanti e sempre alla Vida c’è il problema del cantiere in corso. Le richieste sono tante, bisognerà fare delle scelte. La manutenzione ordinaria riguarda il capitolo della spesa corrente, all’orizzonte i tagli del Governo si preannunciano importanti e quindi dovremo scegliere e capire quelle che sono le priorità».
Come intende caratterizzare la sua azione?
«Come dicevo, ora mi serve tempo per prendere le misure. Ci sono aspetti da affrontare come quello del trasporto pubblico che venga in aiuto dei genitori di Cavatigozzi per fare in modo che possano utilizzare delle scuole in situ. C’è poi il comparto del diritto allo studio con progetti che sono un punto fermo nella programmazione della scuola cremonese. Mi piacerebbe inoltre mettere in moto una sorta di progetto formativo per gli studenti della consulta, vorrei potere offrire uno strumento per un’azione consapevole dei ragazzi investiti del ruolo di rappresentanti della comunità studentessa. Poi lo sforzo sarà volto a incoraggiare e ad implementare quelle reti fra scuole che permettono di portare avanti progetti comuni e magari estesi sul territorio».
Per certi versi ritorna a scuola?
Sorride: «Sì torno a scuola, non si finisce mai d’imparare».
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