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I NODI DELL'AMBIENTE

Odori molesti a Ombriano: problema irrisolto

Caso Kemin: proroga scaduta, ma le lamentele del quartiere proseguono. Bordo: «Pronti a informare l’Arpa»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

21 Agosto 2024 - 05:15

Odori molesti a Ombriano:  problema irrisolto

Uno scorcio dello stabilimento Kemin in via Milano a Ombriano

CREMA -  Tornano gli odori sgraditi nel quartiere di Ombriano. E i residenti riprendono a lamentarsi con vigore. «Nonostante le promesse – affermano alcuni cittadini della zona – dobbiamo purtroppo constatare il perdurare della situazione. Nelle ultime sere l’odore pungente è stato davvero fastidioso. La puzza di aceto o più probabilmente di acido acetico era davvero intensa ed è bastato aprire le finestre per averla anche in casa. Purtroppo non è solo la puzza, ma in concomitanza con questo odore acre e pungente, che si attacca subito in gola, arriva anche un lieve bruciore agli occhi. La zona interessata è quella di via Pagliari, via Pandino, via Torre, via Clavelli e via Chiesa, ma dipende molto da dove tira il vento».

ODORI AVVERTITI ANCHE NEI QUARTIERI VICINI

In alcuni giorni, infatti, l’olezzo è avvertito anche nel confinante quartiere dei Sabbioni. Nei mesi scorsi, il Comune, che era stato interpellato dai residenti, aveva spiegato che l’odore in questione proviene da un’azienda subito individuata — la Kemin — che produce appetibilizzanti per mangime per cani e gatti e antiossidanti naturali per uso pet food. L’azienda risulta in regola con le autorizzazioni e le emissioni prodotte non sono nocive come da certificazioni fornite. Resta però il fetore, sgradevole al punto tale che la gente non può più aprire le finestre.

INTERVENTI E AZIONI DEL COMUNE

bordo

Il Comune, comunque, non ha competenza a intervenire direttamente nella questione, in quanto vi è in corso un’ulteriore procedura in capo alla Provincia. A confermarlo e a spiegare la situazione è l’assessore comunale all’Ambiente Franco Bordo: «L’azienda dalla quale provengono gli odori aveva avuto dalla Provincia una proroga di due mesi per mettersi in regola. La proroga è scaduta proprio ieri. I filtri erano già stati installati nelle scorse settimane, ma da oggi devono entrare in funzione e togliere dunque gli odori». Un passo avanti importante nella vicenda, dunque, è stato compiuto, ma non è ancora quello definitivo, come conferma lo stesso assessore.

PROSSIMI PASSI E MONITORAGGIO CONTINUO

Un ulteriore passaggio è ancora necessario. «A partire da oggi, – aggiunge Bordo – l’azienda avrà altri 60 giorni di tempo per presentare una relazione all’Arpa di avvenuta installazione con i dati dei rilevamento che certifichino che i filtri funzionano». Nel frattempo, gli stessi abitanti di Ombriano avranno modo di capire se ci siano stati dei benefici. Il Comune, comunque, non resta con le mani in mano. «Oggi stesso invieremo una nota all’Arpa e alla Provincia – conclude l’assessore – per metterli al corrente delle nuove segnalazioni e delle lamentele che si stanno arrivando da parte dei residenti. Il fatto che il problema persista ci preoccupa. Poi, in base alle risposte che riceveremo, il sindaco Fabio Bergamaschi deciderà se attivare un tavolo di confronto territoriale, come è previsto dalla legge regionale in materia».

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