CREMONA - Il preoccupante incremento degli episodi di violenza ai danni degli operatori socio-sanitari nell'esercizio delle loro funzioni è ormai sotto gli occhi di tutti. Una criticità che «si sta manifestando con crescente frequenza e gravità soprattutto in alcuni servizi particolarmente caratterizzati da una gestione di situazioni di emergenza e a elevata complessità assistenziale, come ad esempio i dipartimenti di emergenza, dove il rischio di aggressione e violenza è diventato molto elevato», dichiara l’Osservatorio nazionale.
MISURE PER AFFRONTARE L'EMERGENZA
Che fare per fronteggiare l’emergenza? Quali risposte adottare? Quali misure concrete? Nei giorni scorsi il direttore generale dell’Asst Ezio Belleri ha firmato il decreto con cui si costituisce il gruppo per la prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori. Un decreto nato su proposta del servizio Qualità e risk management dell’Asst (responsabile del procedimento Maria Della Bona) e firmato, oltre che dal dg, anche dal direttore sanitario Maria Lidia Sinatra, dal direttore amministrativo Gianluca Leggio e acquisito il parere favorevole del direttore sociosanitario Angelo Garavaglia.

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO
In cosa consiste? Il Gruppo presieduto e coordinato dal Risk Manager aziendale è composto dalle seguenti figure professionali: direttore Sanitario; medico competente o suo delegato; responsabile Servizio prevenzione e protezione; avvocato aziendale; psicologa del lavoro; facoltà di coinvolgere altri professionisti aziendali nella valutazione caso per caso. Nel corso del 2023 gli infermieri sono stati presi di mira nel 71% degli episodi registrati in provincia di Cremona, il Pronto soccorso era e resta il reparto più a rischio con circa 60 attacchi ai dipendenti; botte e insulti si sono verificati in 134 casi.
COMPITI DEL GRUPPO DI LAVORO
Quali saranno i compiti del Gruppo di lavoro?
- Valutazione, analisi e gestione del rischio di violenza sul luogo di lavoro;
- Aggiornamento e messa a punto di strumenti di clinical governance condivisi, nonché strumenti operativi aziendali condivisi e specifici per area di lavoro;
- Attuazione di una politica di sensibilizzazione aziendale, che passi attraverso piani di informazione e formazione, con particolare attenzione all’addestramento degli operatori e che venga implementata ovvero mantenuta adeguata nel tempo;
- Promozione della formazione per il personale medico e sanitario, finalizzata alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti ovvero l’acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire gli atti di violenza quando accadono;
- Recepimento delle disposizioni nazionali e regionali in merito alla prevenzione degli atti di violenza sugli operatori e di eventuali successive disposizioni, nonché dei processi decisionali della Direzione strategica.
STATISTICHE SULLA VIOLENZA CONTRO IL PERSONALE SANITARIO
Negli ultimi tre anni a livello nazionale sono stati quasi 5mila i casi codificati dall’Inail come violenze, aggressioni, minacce e similari nei confronti del personale sanitario e socio-sanitario, con una media di oltre 1.600 l’anno, ma sono sicuramente di più, dato che a volte non vengono denunciati dalle vittime. La maggior parte avviene in case di cura e ospedali e a essere più colpite sono le donne.
GIORNATA NAZIONALE DI EDUCAZIONE E PREVENZIONE
Per sensibilizzare la popolazione al problema è stata indetta (decreto del Ministro della Salute del 27 gennaio 2022) la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.
CAMPAGNA #LAVIOLENZANONCURA
Il 10 marzo 2023, il Ministero della Salute ha lanciato la campagna #laviolenzanoncura. Dallo scorso 4 aprile è entrato in vigore il Decreto legislativo che modifica il codice penale in tema di procedibilità d’ufficio per il reato di lesioni personali e danneggiamento. È possibile procedere d’ufficio anche nel caso di lesioni personali ai professionisti sanitari, indipendentemente dalla gravità della lesione, lieve, grave o gravissima.