PIADENA DRIZZONA - Protesta dei gruppi di minoranza in consiglio comunale ‘Progetto Futuro’ e ‘SìAmo Piadena Drizzona’ per non essere stati invitati alla cerimonia di sabato mattina per la consegna di una targa al marciatore Riccardo Orsoni, reduce dalla sua partecipazione alle Olimpiadi di Parigi.
IL DISAPPUNTO DELL'EX SINDACO MATTEO PRIORI
Matteo Priori, ex sindaco e capogruppo di Progetto Futuro, ha manifestato il suo disappunto, scusandosi anzitutto con Orsoni per l’assenza: «Non posso che chiedere scusa a Riccardo e alla sua famiglia per la mia assenza, ma nessuno mi ha avvertito della cerimonia». Priori sostiene che un evento di tale importanza non dovesse essere limitato ai soli membri della maggioranza, ma che «avrebbe dovuto coinvolgere tutti i rappresentanti del consiglio comunale per riflettere l’intera comunità».
ACCUSE DI GESTIONE AUTORITARIA DELLA MAGGIORANZA
Priori ha espresso la sua frustrazione in termini forti: «Siamo in una dittatura? Il sindaco e i componenti della maggioranza non sono un club privato che amministra un’associazione, ma gestiscono una istituzione e devono sentire l’obbligo di coinvolgere tutti. Non devono essere al servizio di loro stessi, ma della intera comunità, anche di coloro che non li hanno votati. E poi si parla di voler unire il paese. Sono schifato da questo modo di procedere. Se avessi fatto io una cosa del genere quando ero sindaco, sarei stato messo al rogo».
LE SCUSE DI LUIGI PAGLIARI E LE CRITICHE ALL'ORGANIZZAZIONE
Anche Luigi Pagliari, capogruppo di SìAmo Piadena Drizzona, esordisce con lescuse: «Mi scuso con Riccardo Orsoni e la sua famiglia, ma non sono stato invitato. Penso che un evento di questo tipo avrebbe dovuto essere svolto in consiglio comunale, anche con la presenza del pubblico. In questo modo non si sarebbero create discriminazioni e una cerimonia durante una seduta consiliare avrebbe avuto anche piùlustro. E comunque, ricordo che l’amministrazione comunale, a nome della quale è stata consegnata la targa, non è formata solo dal sindaco e dalla sua maggioranza, ma anche dalle minoranze».