Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL CASO

Suicidio in carcere: "Necessaria una riforma strutturale del sistema penale e penitenziario italiano"

Il Consiglio Direttivo della Camera Penale di Cremona e Crema 'Sandro Bocchi' ribadisce il proprio impegno a fianco dei detenuti, promuovendo e tutelando i diritti fondamentali dell'uomo

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

05 Agosto 2024 - 18:13

Prescrizione, una sciagura

CREMONA - Un altro tragico episodio ha colpito il sistema penitenziario italiano: sabato sera, intorno alle 19.15, un detenuto di 31 anni si è impiccato nella sua cella presso la Casa Circondariale di Cremona. Questo suicidio segna il 62esimo caso accertato dall'inizio dell'anno nelle carceri italiane, un dato che evidenzia una crisi allarmante e persistente.

La situazione nelle carceri italiane è stata a lungo oggetto di denunce da parte di avvocati, attivisti e organizzazioni per i diritti umani. Le condizioni di sovraffollamento e la mancanza di adeguati programmi di rieducazione sono state ripetutamente sottolineate. Attualmente, il carcere di Cremona, con una capienza di 394 posti, ospita 557 detenuti, portando il tasso di sovraffollamento al 141%. Tale situazione è aggravata dalla carenza di personale, sia tra gli agenti di polizia penitenziaria che nel settore educativo e sanitario.

L'Unione delle Camere Penali Italiane ha recentemente organizzato una maratona oratoria per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla drammatica condizione delle carceri. Durante questo evento, un detenuto ha espresso il suo dolore e la sua frustrazione, evidenziando come molti non riescano a sopportare la pressione e si arrendano, perdendo la vita in circostanze tragiche.

Il messaggio è chiaro: è necessaria una riforma strutturale del sistema penale e penitenziario italiano. Le pene devono tendere alla rieducazione e non possono consistere in trattamenti disumani, come stabilito dalla Costituzione. Le forze politiche sono esortate a prendere coscienza della situazione e a trovare soluzioni immediate, affinché le carceri possano diventare luoghi di speranza e non di disperazione.

Il Consiglio Direttivo della Camera Penale di Cremona e Crema 'Sandro Bocchi' ribadisce il proprio impegno a fianco dei detenuti, promuovendo e tutelando i diritti fondamentali dell'uomo, e continua a lottare affinché il carcere non sia un luogo di morte, ma un'opportunità per un futuro migliore.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400