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Tragedia in carcere, Piloni: "Situazione insostenibile"

Il consigliere regionale del Pd chiede interventi urgenti e coordinati da parte delle istituzioni: "Garantire una vita dignitosa ai detenuti"

La Provincia Redazione

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05 Agosto 2024 - 15:12

Tragedia in carcere, Piloni: "Situazione insostenibile"

Il carcere di Cremona Cà del Ferro

CREMONA - La tragedia che ha colpito il carcere di Cremona lo scorso sabato sera ha riacceso i riflettori su una realtà spesso dimenticata: quella delle condizioni di vita dei detenuti nelle carceri italiane. Matteo Piloni, consigliere regionale del Partito Democratico, ha espresso con forza la sua preoccupazione e la necessità di interventi urgenti per evitare che episodi simili si ripetano.

LA DENUNCIA DI PILONI: "UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE"
"Se non si interviene seriamente e velocemente per affrontare la realtà delle carceri, questi suicidi continueranno", ha dichiarato Piloni, sottolineando la gravità della situazione. Il consigliere regionale ha visitato l'istituto penitenziario di Cremona proprio lunedì scorso, pochi giorni prima del tragico evento, e ha potuto constatare di persona le condizioni in cui vivono i detenuti. "Il sovraffollamento, lo scarso numero di agenti, detenuti con patologie psichiche e psichiatriche, pochissimi medici e il caldo insopportabile rendono la vita dietro le sbarre una vera e propria tortura", ha aggiunto Piloni. Durante la sua visita, Piloni ha raccontato di aver percepito "la disperazione che arrivava da dietro le sbarre". Un detenuto, dalla finestra della sua cella, gli ha urlato di andare a vedere come sono messi e che non ce la fanno più. "Una situazione davvero insostenibile su cui è necessario intervenire al più presto", ha ribadito il consigliere.

L'IMPEGNO DEL PARTITO DEMOCRATICO
Nel tentativo di affrontare questa emergenza, il gruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia ha ottenuto lo scorso giugno l'approvazione di un ordine del giorno durante l'approvazione del piano sociosanitario regionale. Questo documento prevede l'incremento del personale sanitario, con particolare attenzione alla salute mentale, all'interno degli istituti penitenziari lombardi. "Ci auguriamo che, almeno in questo ambito, la Regione rispetti quanto prima gli impegni presi", ha dichiarato Piloni, primo firmatario del documento.

UN'EMERGENZA CHE NON PUÒ ESSERE IGNORATA
La situazione delle carceri italiane è una questione che non può essere lasciata solo alle cronache e alle parole. È arrivato il momento di dare un segnale concreto. Le parole di Piloni sono un grido d'allarme che non può essere ignorato. La disperazione dei detenuti, le condizioni di vita insostenibili e la mancanza di personale adeguato sono problemi che richiedono interventi immediati e risolutivi. La tragedia di Cremona è solo l'ultimo di una serie di episodi che testimoniano la gravità della situazione. Il sovraffollamento delle carceri italiane è un problema cronico che si trascina da anni, aggravato dalla carenza di personale e dalle difficili condizioni di lavoro degli agenti penitenziari. A ciò si aggiunge la presenza di detenuti con gravi patologie psichiche e psichiatriche, che necessitano di cure e attenzioni particolari.

LA NECESSITÀ DI UN INTERVENTO URGENTE
La denuncia di Piloni mette in luce la necessità di un intervento urgente e coordinato da parte delle istituzioni. Non si tratta solo di garantire condizioni di vita dignitose ai detenuti, ma anche di tutelare la salute mentale e fisica di chi lavora all'interno degli istituti penitenziari. La Regione Lombardia ha preso degli impegni, ma è fondamentale che questi vengano rispettati e tradotti in azioni concrete. Il grido di aiuto che arriva dalle carceri italiane non può essere ignorato. È necessario un impegno collettivo per affrontare e risolvere questa emergenza. Solo così si potrà evitare che tragedie come quella di Cremona si ripetano e si potrà garantire una vita dignitosa a tutti, dentro e fuori le sbarre.

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