L'ANALISI
30 Luglio 2024 - 05:20
MADIGNANO - In campagna elettorale, lo scorso mese di giugno, Piero Guardavilla aveva promesso che, in caso di vittoria, avrebbe rinunciato al suo stipendio di sindaco e che in aggiunta avrebbe messo a disposizione 25mila euro per sostenere l’attività giovanile delle società sportive locali. Una promessa impegnativa, perché avrebbe significato rinunciare a parecchi soldi per cinque anni, oltre ad aggiungerne non pochi di tasca propria.
Dopo la sua elezione e il suo insediamento, i tre consiglieri comunali di minoranza, Elena Festari, Diego Vailati Canta e Innocente Viola, sono subito passati all’incasso, come si suol dire. Hanno pungolato immediatamente il neo sindaco sull’argomento, per assicurarsi che dalle promesse si possa passare ai fatti. Senza indugi. I tre candidati sindaco che hanno perso le elezioni hanno infatti subito presentato un’interrogazione a firma congiunta, per conoscere le modalità con cui queste promesse si concretizzeranno.
Pronta la risposta. «Il mio stipendio da sindaco – spiega Guardavilla – verrà versato su un conto corrente che è stato aperto appositamente e che verrà gestito da un consigliere comunale. Ogni volta che sarà necessario dare un contributo a una famiglia in difficoltà o a un’associazione operante in paese, che organizzerà qualche evento particolare, si potrà attingere dal conto».
I compensi dei sindaci, sono stati aggiornati di recente e variano in funzione del numero di abitanti del Comune che amministrano. Un primo cittadino di un Comune fino a 3.000 abitanti, come Madignano, guadagna 2.208 euro lordi al mese, mentre il sindaco di un Comune capoluogo di provincia fino a 100mila abitanti guadagna 9.660 euro lordi mensili, un sindaco di capoluogo di Regione arriva a 11.040 e un sindaco metropolitano ne guadagna 13.800.
Guardavilla ha anche precisato come verrà utilizzato il fondo di 25mila euro che lui stesso ha messo a disposizione per lo sviluppo dell’attività sportiva locale. «Premetto che ne potranno beneficiare soltanto i settori giovanili e non le prime squadre di adulti. Questi soldi dovranno servire per far giocare i bambini. Se c’è una società che vuole avviare o potenziare un settore giovanile, dovrà presentare il suo progetto. Se verrà valutato positivamente, potrà ricevere un contributo sotto forma di abbigliamento o materiale tecnico, ma anche il pagamento della retta mensile per aiutare le famiglie meno abbienti e fare in modo che nessun bambino non possa fare sport per motivi economici».
A conti fatti, Guardavilla rinuncia a circa 160 mila euro: 135mila di stipendio lordo e 25mila di risorse proprie.
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