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Appello dei senzatetto all'assessora Musumary: «Vogliamo essere ascoltati»

«Incontriamoci e parliamo, le nostre richieste non cadano nel vuoto. Da mesi il sindaco non risponde ai nostri messaggi e alle nostre mail». Le opposizioni: «Si deve fare di più»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

16 Luglio 2024 - 09:24

Appello dei senzatetto all'assessora Musumary: «Vogliamo essere ascoltati»

CREMA - «Abbiamo letto costernati le parole dell’assessore al Welfare, Anastasie Musumary. Ma, nonostante tutto, intendiamo ribattere non a colpi di polemiche, ma con una sola e pragmatica proposta: incontriamoci». Il gruppo di senzatetto che vive in città e che venerdì scorso aveva tenuto una conferenza stampa sotto i portici del Comune per manifestare la propria situazione di precarietà e di profondo disagio, cerca il dialogo: «Siamo stati costretti a interpellare i media perché da mesi il sindaco Fabio Bergamaschi non risponde alle nostre mail o ai messaggi su WhatsApp e qualcuno di noi aspetta da giorni una risposta dell’assessore Musumary in merito alla nostra richiesta di interloquire con un’assistente sociale nuova, rispetto a quella con la quale ci eravamo rapportati e con cui si è interrotto il rapporto di fiducia».

Ieri l’assessore, aveva risposto indirettamente agli appelli elencando tutto quanto il Comune e le associazioni fanno a favore dei senzatetto, a partire dal progetto Housing first, circa un milione di euro di spesa annua e un numero record di assistenti sociali: quanto basta, secondo Musumary, per fare di Crema una città modello in ambito di assistenza.

Commentando le parole dell’assessore, i senzatetto si chiedono: «La casa per i senza fissa dimora che tempi di realizzazione avrà? Quanti di noi potranno abitarci? Nell’attesa, noi non abbiamo un tetto, un soldo, i medicinali che ci servono e nemmeno una cena, visto che la mensa della Caritas è aperta solo a pranzo. Se è vero che Crema è una realtà all’avanguardia, come afferma Musumary, allora si faccia qualcosa. A che serve avere dodici assistenti sociali e quattro educatori se poi nessuno ci ascolta? Le nostre situazioni le conoscono bene, ma finora cos’è stato fatto se anche il dormitorio da aprile a ottobre è chiuso?». I senzatetto chiedono un confronto. Nelle prossime settimane, qualora non ci fossero occasioni di incontro e risposte concrete all’emergenza, sono disposti a mettere in campo altre iniziative.

LE OPPOSIZIONI

I senzatetto che si dicono trascurati dalle istituzioni; l’assessore al Welfare Anastasie Musumary che risponde, numeri alla mano, parlando di quanto viene fatto. Il dibattito è aperto e sull’argomento intervengono anche alcuni consiglieri comunali di minoranza.

«È necessario richiamare l’amministrazione — afferma Andrea Bergamaschini della Lega – perché è inaccettabile che numerosi nostri concittadini, costretti a vivere in condizioni di estrema precarietà, abbiano dovuto appellarsi alla stampa per ottenere l'attenzione e il supporto che meritano. L’assessore Musumary arriva ancora in ritardo. La questione dei senzatetto è una crisi sociale che richiede interventi urgenti e coordinati. L’indifferenza e la mancanza di azioni concrete da parte dell'istituzione aggravano la situazione. A ciò, si aggiunge l’insicurezza della zona di Santa Maria, argomento che chiederò venga discusso nella prossima commissione sicurezza. Mi sono già pervenute diverse segnalazioni in merito: occorrono soluzioni. È essenziale che l’amministrazione si faccia carico di questa emergenza e metta in atto misure immediate e efficaci per assistere chi è in difficoltà. Se la situazione è questa vuol dire che ciò che è stato fatto finora non basta».

Un invito all’amministrazione viene anche da Ilaria Chiodo della lista Borghetti: «Si ragioni su nuovi investimenti per contrastare la grave marginalità e per prevenire il disagio sociale, dando risposte all’accoglienza, distribuendo kit di beni di prima necessità, istituendo il Pronto intervento sociale, che si occupi delle situazioni di urgenza e rafforzando il sostegno agli enti del Terzo Settore che si occupano direttamente dell'aiuto ai più vulnerabili fino a potenziare i servizi di accoglienza per i senzatetto. E infine si attivi lo Sportello Sociale che sia da riferimento per aiutarli ad accedere a un’abitazione e alle cure mediche e a inserirsi in un percorso lavorativo».

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