L'ANALISI
15 Luglio 2024 - 05:20
Cinzia Fontana e una panoramica di Crema
CREMA - Dopo 13 anni, il Comune è pronto a modificare il Piano di governo del territorio. E le parole d’ordine sono nessun consumo di suolo agricolo e recupero dell’esistente. Con un duplice obiettivo, riqualificare aree dismesse cittadine ed evitare nuove espansioni commerciali e industriali che vadano a sottrarre altro verde. Anzi, per quest’ultimo, l’amministrazione — assicurano fonti ben informate — proseguirà con le iniziative che ne favoriscano l’incremento. Sono queste le prime informazioni che filtrano dall’ente di piazza Duomo.
Proprio oggi, la giunta si riunirà per dare il via all’iter del procedimento, che sarà seguito dall’assessora alla Pianificazione territoriale Cinzia Fontana. E già per domani, è prevista la presentazione. L’adozione della variante richiederà parecchi mesi (si stima un anno). Pertanto, la città avrà le sua nuova disciplina urbanistica solo nel 2025. Le regole per del procedimento di variante sono del resto stabilite da un’apposita legge regionale. E la normativa stabilisce che, prima del conferimento dell’incarico di redigere gli atti a uno o più tecnici, ogni Comune debba dare comunicazione dell’apertura della procedura. Con la messa a disposizione della documentazione. L’iter prevede che siano raccolti suggerimenti e proposte sui contenuti della variante del Pgt, da parte dei singoli cittadini o dei portatori di interesse. C’è ampio spazio, per intervenire, per gli ordini professionali e le associazioni. E nel contempo, il Comune dovrà fare anche il punto sullo stato di attuazione del corrente Piano. Questa prima fase durerà circa tre mesi, con avvio ufficiale da quando verrà pubblicato l’avviso sull’albo pretorio.
L’intenzione dell’amministrazione sarebbe quella di lasciare uno spazio temporale più ampio ai portatori di interesse, per poter formalizzare i loro interventi. Solitamente, infatti, la fase della raccolta delle proposte viene concentrata in 30-60 giorni. Ma influisce anche il fatto che sia ormai prossimo il mese di agosto. Il passaggio successivo, sarà l’approvazione da parte dell’amministrazione delle linee di indirizzo per la redazione della variante di Piano, tenendo presente, ovviamente, quanto emerso dai contributi esterni. Ci saranno comunque dei punti fermi, a partire dagli ambiti di rigenerazione urbana che prevedono di recuperare l’esistente, riqualificando edifici e aree oggi dismessi, anche tramite strumenti di incentivazione e compensazione. Il Comune è infatti intenzionato ad evitare nuovo consumo di suolo, anche ai margini della città, andando quindi a tutelare le aree agricole. Gli ambiti di rigenerazione comprendono tutta l’area nord est, con gli spazi dell’ex Olivetti e la Pierina, poi gli Stalloni con le zone limitrofe. Inserite anche via Libero Comune, dove insistono numerosi servizi, poi l’ex Grimeca e l’ex scuola di Cl. Queste scelte vanno in continuità con gli intendimenti sanciti nel secondo mandato dell’ex sindaco Stefania Bonaldi. Già allora Fontana, che anche in quella giunta ricopriva il medesimo incarico attuale, mise in chiaro come queste aree andassero inserite nella variante al Pgt di cui si apre l’iter oggi.
EX UNIVERSITA' E PIERINA
Un cantiere è già in corso da sei mesi, l’altro dovrebbe muovere i primi passi entro settembre. Si tratta della riqualificazione del parco dell’ex cascina Pierina, intervento da un milione di euro, che verrà completato per la prossima estate. E del recupero dell’ex università di via Bramante. L’area verde, adiacente proprio all’ateneo ormai inutilizzato, vedrà la creazione di un parco urbano con playground e percorsi ciclopedonali, in attesa di capire se sarà possibile in futuro intervenire anche sul rudere della cascina.
Più complessa la riqualificazione del polo universitario, progetto che il mese scorso ha avuto il via libera dalla Sovrintendenza. Sia l’ala A sia la B (quest’ultima chiusa da più anni) sono in condizioni pessime, interessate da infiltrazioni. L’ex università, una volta riqualificata, tornerà a ospitare gli studenti, quelli dei corsi Its, garantendo una moderna dotazione di laboratori. Inoltre, l’obiettivo è insediarvi il quartier generale del Cluster della cosmesi, il cui processo di implementazione è gestito da Rei - Reindustria e Innovazione. Il cantiere di via Bramante è un unico maxi appalto da 5,1 milioni di euro.
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