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BIVACCHI E VIOLENZA

«Situazione insostenibile: è ora di agire»

Alquati interviene dopo la rissa notturna in via Dante. Anche in stazione è allarme

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

14 Luglio 2024 - 10:06

«Situazione insostenibile: è ora di agire»

Jane Alquati e il luogo della rissa

CREMONA - La violenza andata in scena nella notte fra giovedì e venerdì scorsi all’incrocio tra via Dante e via Palestro (una rissa con quattro feriti: mobilitati carabinieri e operatori del 118 giunti a bordo di due ambulanze) ha colpito Jane Alquati, vicepresidente del Consiglio comunale che ieri ha deciso di dire la sua con una nota. «Esprimo una profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza in città, a due passi dal centro storico, dalle scuole, in una zona nevralgica della nostra città — scrive —. È il secondo episodio che si verifica in nemmeno una settimana. Sabato scorso (6 luglio, ndr), infatti, nei giardini di piazza Roma ha avuto luogo una scena analoga. Negli ultimi mesi il parcheggio della stazione dei pullman, peraltro non ancora ultimato, è stato luogo di episodi di vandalismo alle auto parcheggiate e nell’orario serale dei fine settimana non è infrequente assistere ad aggregazioni estemporanee con musica a tutto volume e grida e schiamazzi fino a notte fonda».

Alquati poi fa riferimento al recente agone politico-elettorale: «Nei mesi di campagna elettorale abbiamo sentito spesso parlare di una percezione di insicurezza piuttosto che di una situazione reale di sicurezza, con il leit motiv dell’educazione civica e della prevenzione come principale elemento di contrasto ai problemi di delinquenza e di vandalismo che colpiscono Cremona; i fatti degli ultimi tempi vanno nella direzione opposta — continua Alquati —. Cremona non è più un luogo sicuro e sia le periferie che il centro storico sono ormai troppo spesso interessati da episodi di criminalità. La nostra città è comparabile, per alcuni aspetti, a certi quartieri periferici delle metropoli italiane».

Poi una riflessione sulla rissa dell’altra notte. «Via Dante, in particolare, sta vivendo da tempo una situazione di profondo disagio — spiega Alquati da residente e non solo da attivista politica —. Gli abitanti della zona di via Dante, compresa tra la stazione dei pullman e la stazione ferroviaria, denunciano una situazione di grande criticità a causa di molteplici situazioni: episodi di violenza si uniscono al rumore continuo che proviene ad ogni ora del giorno e della notte dal distributore automatico che è aperto 24 ore su 24, impedendo ai residenti di dormire e riposare adeguatamente. Per tutto il giorno e per tutta la notte il distributore è frequentato da persone che stazionano a lungo e che parcheggiano in modo selvaggio: chi abita in quella zona non trova mai parcheggio sotto casa o ha frequenti difficoltà a rientrare nella propria abitazione perché le auto degli avventori sono parcheggiate in modo improprio».

Alquati non manca poi di fare riferimento a realtà che hanno trovato una soluzione ai bivacchi a cielo aperto. «Città vicine, come Crema, hanno introdotto un’ordinanza per chiudere i locali analoghi nell’orario notturno. Già in passato la Lega era intervenuta in questo senso; possiamo pensare di introdurre misure simili anche a Cremona? Questi locali sono nati per una fruizione veloce, ma si sono trasformati in luoghi di bivacco e di disturbo della quiete pubblica. Non è infrequente, la mattina, trovare nei pressi del locale spazzatura di ogni genere. La situazione interessa anche la vicina via Peri, che, sempre all’angolo di via Dante, si è ormai trasformata in una discarica a cielo aperto, dove la spazzatura si affianca addirittura a materiali di ingombro e la scarsa illuminazione della via rende inoltre l’attraversamento poco sicuro».

Alquati conclude proponendo una possibile soluzione: «Registro, con piacere, che l’assessore alla Sicurezza Canale ha fatto visita al comando di polizia locale e ha dichiarato che lo stesso sarà la sede del suo assessorato. Mi auguro che intervenga presto, sicuramente nei dichiarati primi 100 giorni. Nel frattempo auspico un pattugliamento più incisivo nelle zone sopra citate, per sanare una situazione diventata davvero invivibile. Serve un rafforzamento della sinergia tra polizia locale e le altre forze dell’ordine, in modo che la presenza degli agenti sia assidua e disincentivi episodi di delinquenza e degrado. È senz’altro fondamentale dotare gli agenti di misure di autodifesa quali il Taser, istanza che nella scorsa amministrazione la Lega aveva già attenzionato purtroppo senza successo, ma si rende ancora più urgente l’aumento del numero degli agenti. L’aumento della spesa per il personale tra le pieghe del bilancio comunale è una scelta politica e personalmente ritengo, stante la situazione cittadina, che sia una assoluta priorità. Le semplici misure di autodifesa non accompagnate dalla revisione dell’organico sono insufficienti. I proclami della campagna elettorale sono terminati, ora è tempo di agire con tempestività e con misure efficaci». 

ANCHE IN STAZIONE E' ALLARME

Anche la stazione ferroviaria - in particolare la parte interna e la zona del monumento al centro della antistante area verde - è oggetto di segnalazioni e lamentele da alcuni giorni a questa parte. All’interno le lamentele sono legate alla presenza, in prossimità dello sportello al quale si rivolgono ogni giorno centinaia di utenti, di cavi elettrici in parte scoperti, non si sa per quale motivo. All’esterno, oltre alla zona del deposito biciclette spesso in disordine, bisogna fare i conti con l’«occupazione» di una parte dell’area verde, i giardini dedicati a Palatucci, da parte di giovani, nella quasi maggioranza stranieri, che vi bivaccano per ore al giorno. Non mancano il consumo di alcol e condotte sopra le righe, inclusi i passanti importunati mentre si dirigono verso i binari o appena usciti dalla stazione.

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