L'ANALISI
13 Luglio 2024 - 17:50
CREMONA - Lo scorrere lento del Po, il tramonto che si specchia nel Grande Fiume: affreschi della natura che regalano uno spettacolo mozzafiato al Molo 53, il luogo suggestivo scelto dalla Camera Penale di Cremona e Crema ‘Sandro Bocchi’ per le elezioni del consiglio direttivo dell’associazione. Prima l’assemblea, poi le votazioni e l’apericena.
L’avvocato Micol Parati è stata riconfermata presidente (è al suo secondo mandato), Laura Negri segretario, Michele Tolomini tesoriere, Marilena Gigliotti delegata Camera Penale Lombardia Orientale. Del consiglio fanno parte gli avvocati Nadia Baldini, Raffaella Buondonno, Roberto Calza, Maria Luisa Crotti (già presidente dell’associazione e della Camera Penale della Lombardia Orientale), Andrea Daconto, Stefania Giribaldi, Caterina Pacifici, Paolo Sperolini e Cristiana Speroni.
«Innanzitutto — ha commentato la presidente Parati —, un ringraziamento agli iscritti e al mio consiglio, con il quale abbiamo lavorato tantissimo e che mi ha permesso di fare iniziative anche un po’ diverse, ma che hanno riscosso molto successo e hanno avuto ottimi riscontri». Parati si riferisce al ‘Penalista goloso’, prima edizione della cena autogestita con gli avvocati che si sono cimentati ai fornelli e il cui ricavato — 2.000 euro — è stato destinato al carcere di Cà del Ferro per sostenere nuovi corsi di falegnameria già attivi nel penitenziario. La presidente ricorda, poi, «l’introduzione della possibilità di far partecipare con incontri al bando di concorso per gli istituti superiori anche la scuola media del carcere, che ha portato all’assegnazione di una borsa di studio a un detenuto». Una tradizione ultraventennale della Camera Penale, il bando. Ma per la prima volta lo si è esteso agli studenti (scuola media) in carcere. Un unicum all’interno della Camera penale della Lombardia Orientale.
Tra le iniziative che hanno avuto riscontro, la maratona oratoria dell’11 giugno scorso nel cortile Federico II, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni carcerarie. «La maratona ci ha permesso di condividere con le persone il nostro punto di vista», spiega Parati. E, poi, il convegno sulle violenze di genere: dai reati ‘spia’ ai femminicidi, la punta dell’iceberg, lo scorso marzo al cinema Filo. Il convegno si era aperto con il potente docu-film ‘Un altro domani’ scritto dalla cremonese Cristiana Mainardi, giornalista e sceneggiatrice, con il regista Silvio Soldini e prodotto da Lumière & Co: quattro anni di lavoro che a Mainardi sono valsi numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’oro. Ne era seguito il dibattito con Mainardi, il pm Vitina Pinto e Annamaria Caporali di Amnesty International, moderato dalla stessa presidente Parati, che ora guarda ai prossimi due anni di mandato. «Cercheremo di ampliare e migliorare tutte le attività, seguendo sempre i principi del giusto processo e della nostra associazione. Lunga vita alle Camere Penali».
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