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CINGIA DE' BOTTI

Germani: quaranta milioni per la super Rsa

Maxi intervento consentito dai bonus del 110%: «Maggiore sicurezza ed efficienza ma anche comfort per gli ospiti»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

11 Luglio 2024 - 05:15

Germani: quaranta milioni per la super Rsa

CINGIA DE’ BOTTI - Ammonta a 40 milioni di euro l’entità dell’importante progetto per il miglioramento sismico e la riqualificazione energetica degli edifici della Fondazione Elisabetta Germani, grazie ai benefici fiscali del Supersismabonus 110% e del Superecobonus 110%. Gli interventi previsti includono lavori sulle coperture, facciate, infissi e impianti, con l'obiettivo di modernizzare la struttura e migliorare il comfort ambientale. «Il consiglio di amministrazione ha colto questa importante occasione in extremis – ha commentato il presidente Enrico Marsella —, perché inizialmente la normativa ignorava strutture come la nostra. È un intervento dalla importante valenza sociale, perché va a migliorare la qualità dell’assistenza, aumentando la sicurezza».

Per il direttore generale Ivan Scaratti: «È una straordinaria opportunità che ci permetterà a costi praticamente pari a zero di riqualificare tutta la struttura. Migliorerà il comfort ambientale con la umanizzazione delle cure richieste, giustamente, dalle persone e dalle famiglie. Il tutto verso la concezione di una residenzialità come luogo di cura, ma anche di vita e maggiormente ‘di casa’».

cda

Stefania Bergogni, Ivan Scaratti, Enrico Marsella, Roberto Quinzanini, Maria Grazia Bonfante

Stefania Bergogni, vicedirettore generale, ha spiegato che «questi lavori si svolgeranno quasi totalmente all’esterno compreso l’installazione dei nuovi serramenti. Esiste un cronoprogramma con modalità organizzative già pianificate e concordate con i funzionari ATS, prevedendo il massimo rigore possibile in termini di sicurezza della vita dei residenti, degli operatori e dei visitatori». Impegnati una sessantina di operatori e una ventina di progettisti.

Le opere sono state affidate alla Idroclima di Binanuova. L’amministratore e socio di maggioranza Roberto Quinzanini, affiancato dalla collaboratrice Maria Grazia Bonfante, ha detto che «i lavori dovranno essere conclusi entro novembre-dicembre 2025. Ringrazio il cda della Fondazione per la fiducia. Il progetto è stato avviato in autunno 2023 mentre ora sono in fase di elaborazione i progetti esecutivi. Il miglioramento sismico sarà effettuato con tecnologia a secco, con la preparazione in officina e il montaggio qui. Sono previsti nuovi impianti di climatizzazione estiva e invernale; impianti in ogni stanza gestibili in autonomia ed in modo informatizzato e centralizzato, nuovi impianti di produzione acqua calda grazie a 80 metri quadrati di pannelli solari termici e un nuovo impianto fotovoltaico da 200 kilowatt che si aggiunge a quello esistente da 400. L’edificio sarà efficientato al 55%». Garantita l’informazione preliminare sui lavori a ospiti e parenti.

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