L'ANALISI
IL DRAMMA DI CASALMAGGIORE
08 Luglio 2024 - 05:10
Lorena Vezzosi e Stefano Del Re
CASALMAGGIORE - L’attesa per l’autopsia fissata per domani cresce, mentre spunta anche l’ipotesi di un movente legato alla gelosia nel caso di Stefano Del Re e Lorena Vezzosi, i coniugi separati, rispettivamente di 55 e 53 anni, trovati morti nella loro auto finita nel fiume Po giovedì notte. I vicini spesso vedevano Stefano quando andava a prendere i figli di 14 e 17 anni nella casa della ex moglie e secondo alcuni nell’ultimo periodo soffriva perché avrebbe voluto trascorrere più tempo con loro. Ma anche perché sarebbe stato convinto che la ex moglie avrebbe avuto un altro mentre lui avrebbe voluto riavvicinarsi a lei. Non risultano però denunce o segnalazioni per atteggiamenti persecutori presentate da Lorena.
I carabinieri continuano a indagare a ritmo serrato sulle ultime ore di vita dei coniugi. Sebbene l’ipotesi dell’omicidio-suicidio appaia verosimile, mancano ancora prove decisive a sostegno di questa teoria investigativa. Ci sono tanti aspetti ancora poco chiari, sulla sequenza dei fatti. Ad esempio: quando Del Re è andato a salutare i genitori, giovedì sera, dove si trovava Lorena? Cos’è realmente accaduto nelle ore che vanno dal tardo pomeriggio di giovedì al momento del volo nel fiume nella zona Lido di Casalmaggiore, avvenuto tre minuti prima delle tre? La Procura di Rimini, intanto, ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio, perché si ipotizza che la donna possa essere stata sedata o uccisa prima di raggiungere Casalmaggiore e l’atto è finalizzato a perfezionare le indagini.
Solo l’autopsia disposta dalla Procura di Cremona potrà aggiungere elementi importanti per comprendere le cause della morte dei coniugi. Lui era alla guida, lei era seduta al suo fianco quando la vettura ha percorso a tutta velocità la via Alzaia, fino a cozzare contro la passerella dell’attracco comunale, prima di inabissarsi. Le telecamere di videosorveglianza della Motonautica mostrano Lorena priva di sensi sul sedile del passeggero, mentre l’auto è nel Po con Stefano che tenta di aggrapparsi a una barca ormeggiata, prima che l’auto venga risucchiata dalla corrente. Ma c’è anche chi sospetta che in realtà l’uomo avrebbe cercato di disincagliare l’auto dall’attracco per essere certo di andare a fondo e realizzare così il suo piano.
I primi accertamenti sul corpo di Lorena non hanno rivelato ferite evidenti da arma da fuoco o da taglio, ma solo una lesione a una gamba compatibile con la fuoriuscita di strada dell’auto, andata a cozzare a tutta velocità contro la passerella metallica dell’attracco, tanto da mandare le ruote fuori dalle guide. A Santarcangelo, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione di Lorena senza trovare tracce di violenza o indizi di un delitto commesso all’interno. L’autopsia chiarirà se Lorena è spirata per annegamento oppure se fosse già morta nel momento in cui la vettura è finita in acqua. Nel frattempo, la comunità di Casalmaggiore resta scossa e disorientata, esprimendo grande rispetto e solidarietà ai famigliari delle vittime.
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