L'ANALISI
03 Luglio 2024 - 20:17
CREMONA - Uno degli argomenti più ricorrenti nell’ambito della polemica di inizio maggio sul rinnovo degli amministratori di Padania Acque era stato: «È un periodo fitto di scadenze, c’è lavoro da completare».
A quasi due mesi dal voto dei soci del gestore unico del servizio idrico, che ha confermato i vertici dell’azienda, quel lavoro ferve, in particolare, per l’approvazione del nuovo piano di investimenti 2024-2029. Sul piatto un programma di investimenti da 110 milioni di euro e «un necessario» adeguamento tariffario «a sostegno delle attività e degli interventi per lo sviluppo delle infrastrutture idriche del territorio provinciale». All’orizzonte ci sarebbe un aumento delle tariffe dell’acqua già a partire dai prossimi mesi. «L’entità dell’aumento tariffario è legata a quella degli investimenti: per un piano di spesa da 110 milioni di euro servirebbe un adeguamento graduale a partire da un +8%» spiega la società. Se il piano dovesse essere approvato in questi termini, l’aumento in bolletta riguarderebbe i primi due anni ma, nel programma delineato per i prossimi sei anni, «le tariffe andranno riviste con cadenza biennale».
Padania Acque è chiamata ad attuare gli obiettivi e a realizzare gli investimenti approvati dall’Ato — l’ufficio d’ambito di Cremona — , che integra la regolazione a livello nazionale svolta da Arera, autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente che sarà chiamata a dare il via libera al piano degli investimenti. E al quadro si aggiunge il nodo dei finanziamenti europei: «L’Unione Europea sta chiedendo da anni all’Italia e ai gestori sul territorio un adeguamento delle tariffe e, dove necessario, dei sistemi di distribuzione. Da questo dipende l’accesso ai finanziamenti comunitari» si entra nel merito. Dalla stretta correlazione tra investimenti sul territorio e tariffe nasce il paradosso: o si limitano i primi o si aumentano le seconde. «Il tutto tenendo presente due aspetti — continua il gestore —. In primo luogo, che le nostre tariffe sono tra le più basse d’Europa, regolarmente al di sotto anche della media italiana; in seconda battuta, la natura degli investimenti in programma: saranno necessari per mantenere alti i livelli di qualità del servizio e far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico come i danni al sistema fognario causati dai forti rovesci di questo periodo ad esempio».
Intanto, nella serata di ieri la riunione congiunta dei Cda di Padania Acque e Ato è stato il primo passo dell’iter che porterà all’approvazione del piano di investimenti 2024-2029. Venerdì prossimo si riunirà l’assemblea dei soci-sindaci di Padania Acque, recentemente rinnovata con le elezioni amministrative in 87 Comuni, per la nomina del comitato consultivo e una discussione sugli scenari futuri. Il piano di investimento e i relativi aumenti saranno poi presentati alla comunità nel corso di tre incontri residenziali: martedì 16 luglio toccherà ai comuni dell’area cremonese, mercoledì 17 a quelli dell’area cremasca e martedì 23 al casalasco.
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