L'ANALISI
CREMA. CARO SINDACO, TI SCRIVO...
02 Luglio 2024 - 05:20
CREMA - Più decoro urbano, perché vogliono giocare, passeggiare, vivere e ritrovarsi in parchi puliti, lungo strade senza rifiuti, senza dover fare i conti con vandalismi, maleducazione e microcriminalità. Poi anche maggiore integrazione, non tanto per loro, che sono già abituati fin da piccolissimi a stare insieme al di là delle differenze — di origine, colore della pelle o inflessione linguistica — quanto tra gli adulti.
Sono questi i desideri espressi dai giovanissimi residenti di via Pagliari a Ombriano e via Vittorio Veneto a San Bernardino, due zone caratterizzate dalla presenza dei complessi di case popolari comunali e Aler e da un alto numero di famiglie straniere.
Nei giorni scorsi, nell’ambito del progetto Re.Qu., Reti di quartiere, si sono ritrovati nei rispettivi parchi. ‘Se io fossi sindaco...’: questo il tema di una doppia serata, che ha spinto i bambini e i ragazzi a fare le loro proposte. Ad esempio, nel parco all’angolo tra via D’Andrea e via Pagliari, ai microfoni si sono alternati Alessio, giovanissimo peer educator, con Kareem, 14 anni. Poi, Davide, speaker radiofonico, che ha intervistato Ilias, 15 anni, marocchino, e Marwua 10 anni, anche lei di origine marocchina.
Tutti hanno raccontato come trascorrono l’estate quando non c’è più la scuola a cadenzare le attività e i ritmi. L’area verde, gli spazi comuni dei condomini, dai cortili alle zone di parcheggio, diventano il teatro della loro vita quotidiana. Ore e ore trascorse fuori casa. In particolare, nell’ipotetico gioco di provare a vestire i panni del sindaco per migliorare il quartiere, hanno avuto la possibilità di lanciare alcune proposte tramite una web radio: tagliare l’erba, aumentare il numero di giochi attrezzati e sistemare il piccolo campo di calcio al centro del parco. Aggiustare le reti, perché sono bucate e capita di non capire se il tiro è finito in porta oppure no.
Tra i desideri, anche la realizzazione di un campo di erba sintetica perché quando piove, il fango rende tutto impraticabile. E purtroppo in questa estate anomala, capita spesso di dover fare i conti con il maltempo. Si augurano anche una maggiore disinfestazione dalle zanzare. Per la sicurezza, segnalano come sia fondamentale aumentare l’illuminazione. L’area la sera è buia, potare gli alberi, sistemare l’asfalto nei tratti dissestati e i muretti crollati, mai ripristinati. In sintesi, bambini e ragazzi chiedono maggiore cura e decoro del quartiere in cui vivono e di cui sembrano essere attenti osservatori e profondi conoscitori. Lamentano anche trascuratezza e una mala gestione delle case in cui vivono.
Ma delle problematiche inerenti le abitazioni si sono occupati i loro genitori, approfittando del referente di mediazione abitativa di Acli.
Al parco Margherita Hack di San Bernardino, la seconda iniziativa che ha visto l’incontro tra generazioni. Alcuni dei nonni della residenza Rosetta, che si trova a breve distanza, accompagnati dalle educatrici, si sono recati in via Vittorio Veneto dove si erano dati appuntamento gli abitanti del quartiere, alcuni anziani, bambini, mamme italiane e straniere. Li ha accolti un gruppo di marocchine e algerine, che vivono da tanti anni in via Vittorio Veneto. Poi alcuni servizi, come la misurazione dei parametri vitali. Un’occasione di integrazione e di vera inclusione, trascorrendo una semplice serata in compagnia.
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