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LA STORIA

Mehedi, dal Bagladesh con il sogno di fare il cuoco

In fuga dal suo Paese, ha attraversato il Mediterraneo ed è sbarcato a Lampedusa a 16 anni. Ha conseguito la qualifica professionale in operatore della ristorazione presso il Cr.Forma

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

01 Luglio 2024 - 05:15

Mehedi, dal Bagladesh con il sogno di fare il cuoco

Giulia Lazzari, Mehedi Hasan e Daniela Masucci

CREMONA - Sorride e il suo sguardo è luminoso, ma a tratti velato di tristezza. Mehedi Hasan è arrivato in Italia dal Bangladesh attraversando il Mediterraneo su un barcone quando aveva 16 anni, è uno dei tanti minori non accompagnati che bussano alle porte dell’Occidente. Lui ce l’ha fatta, oggi, a 19 anni, ha trovato una nuova vita e sorride. La sua determinazione è stata premiata: «‘Voglio fare coco’: ci ha detto fin da subito, Mehedi — raccontano Giulia Lazzari e Daniela Masucci, direttrice della sede di Cremona —, quando l’abbiamo incontrato per inserirlo nel gruppo classe Recupero dispersione scolastica del settore ristorazione del Cr.Forma. Oggi Mehedi ha finito il suo percorso, sta facendo l’apprendistato presso il ristorante del Cral in via Postumia, seguito con passione da Andrea Ferrari che non se lo è voluto lasciar scappare».

ferrari

Andrea Ferrari e Mehedi Hasan

L’aspirante cuoco sorride e nel suo timido italiano racconta: «Qui sto bene. Sono partito da Madaripur, la città dove vivevo, il 24 gennaio 2021, lasciando la mia famiglia, le mie due sorelle. Mio padre fa il contadino. Sono partito per aiutarli e mandare soldi a casa. Dovevo scegliere se raggiungere a piedi la Grecia, poi sono riuscito a trovare i fondi per arrivare a Dubai e da lì ho preso un aereo per la Libia, dove mi sono imbarcato».

Mentre lo dice china lo sguardo. Poi riprende. La traversata del Mediterraneo è liquidata sinteticamente: «È stata dura — dice fra i denti —. Sono arrivato a Lampedusa il 24 gennaio, poi sono stato trasferito ad Agrigento e infine a Milano».

Una volta arrivato a Milano, la fortuna di Hasan è stata arrivare a Cremona, fanno intendere Lazzari e Masucci. Il ragazzo è stato preso in carico dalla cooperativa Nazareth con cui il Cr.Forma ha dato il via a un percorso formativo ad hoc, dando realizzazione al sogni di Hasan: «Imparare fare coco».

cuoco

A raccontare quanto la storia di Mehedi sia una vittoria di umanità e dolcezza è la sua docente: «Nei suoi occhi ho visto quell’entusiasmo capace di superare (anche senza guarire) il dolore e le difficoltà e gli ostacoli di una storia non sempre clemente con lui. Mehedi è un ragazzo ricco di talento, generoso, curioso, determinatissimo e di una dolcezza rara e profonda». Mentre la prof. parla lui la guarda e sorride.

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Mehedi Hasan (il primo a sinistra chinato) con la sua classe del Cr.Forma

Mehedi si sta costruendo una sua vita indipendente: «Oggi — spiega — abito insieme ad altri ragazzi in un appartamento e lavoro. I soldi che guadagno li mando ai miei familiari. La mia casa e il miei mi mancano, ma qui sto bene. Il lavoro che faccio mi piace. Mi piace cucinare il risotto, ma soprattutto i dolci: il tiramisù, la terrina di cioccolato e la torta di mele o quella di rose».

Tutto ciò è detto con grande umiltà e con un tono di voce flebile, intimorito per tanta attenzione e lusingato dall’affetto che i suoi docenti e compagni di corso gli hanno riservato.

«Il Mehedi di due anni fa che desiderava ‘fare coco’ è diventato oggi uno dei più brillanti allievi del nostro istituto, conquistandosi la qualifica professionale e avendo già pronto il contratto di apprendistato per poter conseguire il diploma di tecnico della ristorazione. Siamo fieri di lui e, più di ogni altra cosa, speriamo che lui per primo sia fiero di sé stesso, dei traguardi conquistati e delle vette che sarà ancora in grado di scalare». Mehedi sorride con lo sguardo. 

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