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Bressanelli: «Imprenditori, facciamo rete contro le gang dei magazzini»

Il presidente della Libera artigiani: «Altri incontri con le forze dell’ordine e allarmi collegati al 112»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

01 Luglio 2024 - 05:25

Bressanelli: «Imprenditori, facciamo rete contro le gang dei magazzini»

CREMA - La piaga dei furti nelle aziende non accenna a rimarginarsi. Nel mirino, nell’ultimo periodo, ci sono soprattutto le imprese della cosmesi, ma anche altri settori sono bersagliati dai malviventi, al punto che prendere delle contromisure è diventato indispensabile. Il consiglio che viene dal presidente della Libera associazione artigiani di Crema Marco Bressanelli, che ha netto il polso della situazione, è di «fare rete». «Purtroppo, nel momento in cui creiamo valore aggiunto — afferma l’imprenditore — siamo soggetti a subire atti predatori. Noi produciamo e poi la criminalità cerca di approfittarne e finisce per rovinare il nostro lavoro». 

bressanelli

I furti di prodotti o di materiale sono ovviamente un problema, ma non il solo. «Spesso sono più i danni che procurano del valore che asportano. Portano via delle attrezzature che, per chi le ruba, hanno poca redditività, ma per l’impresa sono essenziali. Il più delle volte si tratta di strumenti o di macchinari costruiti con anni di studi e di fatiche, esemplari rari e quindi difficili da reperire, talmente sono specifici».

Nelle aziende della cosmesi, i furti sembrano avvenire ad orologeria: non appena una partita di prodotti è pronta, nella notte arrivano i ladri e se la portano via. «Tra i lavoratori del settore — commenta il numero uno della Libera — c’è stato un incremento repentino ed esponenziale. In queste condizioni, la selezione viene meno e il rischio di assumere qualcuno di poco onesto aumenta».

Ad essere vittima del fenomeno sono comunque anche artigiani che lavorano materiali diversi. «A una ditta che produce canne d’organo — entra nel dettaglio Bressanelli – hanno rubato la lamiera di zinco, che è la materia prima. Io stesso, negli ultimi anni, ho subito tre furti nella mia azienda. Sono episodi che moralmente ti segnano, al di là del danno economico».

Il presidente dell’associazione artigiana, promotore nei mesi scorsi di incontri tra forze dell’ordine e imprenditori per imparare a conoscere il fenomeno e a difendersi, spiega quale può essere un’arma efficace contro la criminalità: «Abbiamo iniziato questa collaborazione con i carabinieri, che sta dando dei riscontri più che positivi. Le forze dell’ordine sono da ammirare per il lavoro che svolgono e hanno grande disponibilità nei nostri confronti. Abbiamo già organizzato incontri sul tema della criminalità, ma anche sulla sicurezza sul lavoro e su quella alimentare e da settembre siamo intenzionati a ripartire».

La connessione tra forze dell’ordine ed economiche, secondo Bressanelli, è il primo passo per combattere la piaga dei furti: «I carabinieri sollecitano il monitoraggio e i varchi elettronici sono un ottimo deterrente. Le aziende devono dotarsi di allarmi collegati alla centrale del numero d’emergenza 112. Se si scopre che venire a rubare nel Cremasco è difficile, allora può darsi che i ladri si scoraggino. Più imprese si connettono con le forze dell’ordine e maggiore sarà il risultato che otterremo. Fare impresa è già di per sé difficile, se poi devi vivere con l’incubo delle razzie, allora non ce la fai più».

E quindi spiega perché, negli ultimi tempi, sia soprattutto la cosmesi ad essere nel mirino: «La merce ha un valore elevato. Guadagnano di più che con la droga. Tuttavia, anche rame e zinco sono molto ambiti dalla criminalità. Dobbiamo fare squadra e fare rete. In questo modo, qualche ladro è già stato preso».

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