L'ANALISI
29 Giugno 2024 - 18:59
CREMA - Sarà riattivato soltanto per metà, quando ancora non si sa. Inoltre, dovrà essere rivista la convenzione per la gestione, cosa che allungherà i tempi per il completamento della ristrutturazione. Stiamo parlando del bocciodromo comunale di via Indipendenza, che galoppa verso l’anno di chiusura, senza certezze.
L’impianto sportivo è inaccessibile dal 25 luglio dello scorso anno, dopo la grandinata che lo ha reso inagibile. Da allora solo qualche comunicato rassicurante da parte di Comune e Federazione Italiana Bocce, che non ha mai convinto gli appassionati, sempre più in difficoltà a organizzare l’attività. «Dalle ultime notizie che ho avuto — spiega Antonio Vannucchi, responsabile delle bocce cremasche — non c’è ancora una data di inizio dei lavori di ripristino. Mi è stato detto che stanno cercando il materiale. Quel che è certo è che, delle sei corsie, ne verranno riattivate soltanto tre. Nessuno ha saputo spiegarmi perché».
Il 15 maggio scorso, il presidente federale Marco Giunio De Sanctis aveva scritto una lettera al presidente regionale Moreno Volpi, al delegato Fib di Cremona Gabriele Ronda e alle società bocciofile cremasche, che riportava testualmente: «In riferimento alla nota situazione del bocciodromo di Crema, nelle more del passaggio della concessione e del relativo atto di mutuo dalla cooperativa Unifib Consorzio Bocce a Fib Impianti Sportivi Srl, sono lieto di informarvi che, attraverso un atto deliberativo del sottoscritto, inizieranno, a giorni, i lavori di ripristino parziale dello spazio polifunzionale comunale di via Indipendenza. Tenuto conto della pervenuta autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale con nota dell’8 maggio, in attesa di un ulteriore finanziamento a copertura del totale dei lavori ancora da eseguire, si ritiene quanto mai opportuno garantire la parziale agibilità e operatività dell’impianto a favore di tutti i nostri affiliati del territorio».
Da allora è trascorso un mese e mezzo, ma ancora si attende la ditta Do.Ve di Roma, che dovrebbe effettuare i lavori. Per inciso, è la stessa che ha svolto quelli già terminati. Le tre corsie che dovrebbero essere ripristinate sono quelle di fronte al bar, a sinistra dell’ingresso principale. Sul destino delle altre tre non è dato di sapere.
Di sicuro, occorrerà fare il cambio di concessionario sulla convenzione in atto fino al 2040. Non più consorzio Unifib ma Fib Impianti Sportivi. Un puro atto formale? Certamente sì, ma cambierà anche il soggetto che dovrà cercare i finanziamenti necessari a completare tutti gli interventi mancanti, a partire dal rifacimento dell’impianto di riscaldamento, condizione sine qua non per poter tenere aperto il bocciodromo in inverno. Vale a dire quanto diventa indispensabile. Non solo come struttura sportiva per bocciofili e diversamente abili, ma come luogo di ritrovo per anziani.
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