L'ANALISI
28 Giugno 2024 - 05:20
CREMONA - «Purtroppo ci caschiamo tutti. Il perché non lo so, ma è così. E, dopo, è come se ci si sentisse messi a nudo. È una violenza». Nella odiosa truffa della monetina ci è cascata anche la signora Maria (nome di fantasia, ndr), pensionata di 75 anni, decisa a raccontare quanto le è accaduto «per mettere in guardia le persone». Per far suonare l’ennesimo campanello di allarme.
La truffa è storia di giovedì scorso, 20 giugno, alle 13.15. «Sono andata in via delle Fiamme gialle per far spesa ad Acqua&Sapone. Ho parcheggiato di fronte al Globo». Fatta la spesa, «sono salita in auto. Mentre stavo facendo la retro, ho visto che dietro di me c’era un’auto nera, tipo Suv, che mi suonava. Tra me e me ho pensato: ‘Vorrà venire al mio posto’. Poi mi si è avvicinato uno al finestrino».
Era uno dei due truffatori (il complice era in auto). Indossava una camicia bianca. «Ha bussato al vetro — prosegue la pensionata —. Mi ha detto: ‘Guardi lì, guardi lì’». Sono frazioni di secondo. «Ho pensato di aver dimenticato la borsa della spesa. Sono scesa subito dalla macchina».
La 75enne ha visto a terra una manciata di monetine, peraltro «sudice; le ho raccolte lo stesso, anche se ho capito che non erano le mie».
Intanto, il malvivente ha rubato la borsetta che la pensionata aveva appoggiato sul sedile del passeggero. Il Suv è ripartito.
«Nella borsa c’era dentro tutto. Soldi, carta bancomat e di credito, patente, smartphone, chiavi di casa». La signora è corsa nel negozio. Ha telefonato a un’amica, ha bloccato le carte di credito. «Ho dovuto aspettare che la banca aprisse alle 14,30. Secondo me, i truffatori agiscono nell’orario in cui sanno che le banche stanno per chiudere. Per fortuna, non hanno fatto prelievi».
Infine, la pensionata ha denunciato l’ennesima truffa della monetina ai carabinieri. Il suo rinnovato appello: «State in guardia».
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