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PANDINO

Poggioli dice «basta»
Ma Bonaventi: «Cambi idea»

Il presidente della fondazione della casa di riposo resterebbe comunque nel consiglio. Il sindaco rifiuta l’addio

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

25 Giugno 2024 - 10:19

Poggioli dice «basta»Ma Bonaventi: «Cambi idea»

PANDINO - Il presidente della Fondazione ospedale dei poveri ha detto basta. Sante Poggioli, in carica da due anni, si è dimesso, pur restando a far parte del cda da nove componenti. Al momento il sindaco Piergiacomo Bonaventi, che lo ha incontrato nel fine settimana, ha rifiutato le dimissioni.

«Gli ho chiesto di prendersi qualche giorno di tempo per riflettere sul da farsi, in contemporanea mi sto muovendo per ascoltare gli altri componenti del consiglio d’amministrazione — chiarisce il primo cittadino —: non escludo di convocarli tutti per una riunione, Poggioli compreso, utile per capire cosa non funzioni e come poter ripianare le divergenze». Al momento, il presidente dimissionario non parla. Ha comunque chiarito, nel colloquio con Bonaventi, le motivazioni alla base della decisione.

«Una scelta — prosegue il sindaco — dettata dallo scoramento per quella, che ritiene essere una inadeguata collaborazione da parte degli altri membri del consiglio. La Fondazione in questa fase ha in essere diverse iniziative, a cominciare dai cantieri aperti, come quello della riqualificazione della vecchia casa di riposo di via Borgo Roldi. In sostanza Poggioli mi ha spiegato di trovare eccessivi ostacoli nel suo lavoro proprio da parte di alcuni componenti del cda. Non è un problema emerso nelle ultime settimane: già dopo qualche mese dall’incarico, me ne aveva parlato. Vorrebbe maggior partecipazione e coinvolgimento, chiede di non dover ogni volta partire da zero a rispiegare interventi e progetti».

Una frattura che il sindaco non ritiene insanabile, per questo ha consigliato al Poggioli di prendersi qualche giorno di riflessione. Comunque si sviluppi la vertenza, il consiglio d’amministrazione, che dura in carica sette anni, non decade. Rimarrà in carica dovendo poi decidere, al proprio interno, la nomina di un nuovo presidente, sempre che Poggioli non ritorni sui suoi passi. Le dimissioni non sono di fatto formalizzate, non essendo state accettate dal sindaco.

«Devo verificare lo statuto della Fondazione — conclude Bonaventi — per capire i passaggi procedurali in questi casi, ma escludo di dover rinominare per intero un nuovo consiglio». Gli incarichi, compreso quello del presidente, sono tutti a compenso zero. E intorno alla casa di riposo di via Vignola ruotano anche diverse realtà dell’associazionismo pandinese, che hanno stretti rapporti con il cda, affiancando il personale della rsa nelle incombenze quotidiane per gli anziani ospiti, circa un centinaio. Evidente come la scelta di Poggioli abbia messo in pre allerta molti volontari, oltre a chi lavora nella struttura, sia nel settore socio sanitario, sia in quello amministrativo.

Decine di persone che, al momento, sono alla finestra. Certo senza un presidente, il consiglio non potrà andare avanti molto, le scelte passano da chi sta al vertice e, come accennato dal sindaco, ci sono decisioni importanti da prendere, ad esempio il futuro dell’area di via Garibaldi, dopo l’abbattimento del rudere che era stato effettuato nei mesi scorsi. Il tutto tenendo fede allo statuto dell’ente, che potrebbe portare a una destinazione di tipo socio sanitario, magari aprendo ad esterni per una collaborazione. Ma sono tutti i temi in divenire, il cui iter, per ora, si è ora rallentato.

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