L'ANALISI
24 Giugno 2024 - 21:03
Ceraso, Giovetti, Tacchini e Frigoli
CREMONA - Le riflessioni sull'astensionismo, i complimenti al nuovo sindaco Andrea Virgilio e la consapevolezza di dover fare per cinque anni una decisa e fiera opposizione sia in aula che per le vie della città. Sono i pensieri dei quattro candidati sindaco che si sono presentati al primo turno con Virgilio e Alessandro Portesani, ma che non sono riusciti ad accedere al secondo turno di ballottaggio.
«Ho fatto i complimenti a Virgilio, ma anche a Portesani per come hanno condotto la campagna elettorale. Ma credo che alla fine di questa tornata amministrativa tutti noi dovremmo fare una riflessione sul dato dell’astensionismo — commenta Ceraso della lista Oggi per domani —. Virgilio dovrà fare i conti con una città che dalle urne esce divisa e di questo credo sia necessario tenerne conto. La mia soddisfazione è quella di poter entrare in consiglio per continuare la mia azione politica a favore della mia città con tutte le mie forze e il mio entusiasmo».
«Io sono un conservatore, ma fiero oppositore di questa destra — dice Giovetti di Sicurezza e buon senso a Cremona —. Mi complimento con Andrea Virgilio e per il suo mandato gli voglio augurare di guidare un’amministrazione che sappia andare oltre le divisioni ideologiche e che sia veramente l’amministrazione di tutta la città. Non entrerò in consiglio comunale, ma non era l’obiettivo del mio impegno di cittadino, non mi sono messo in gioco per concorre a un posto in consiglio. Non posso che augurarmi che il nuovo sindaco lavori per l’intera comunità cremonese».
«Per una città più propensa a governi di sinistra, questo quasi pareggio consegna al futuro sindaco una città spaccata — commenta a caldo Tacchini del Movimento 5 Stelle —. Tutta la nostra coalizione che rappresenterò in consiglio comunale, farà un’opposizione determinata. Centrodestra e centrosinistra sono le facce della stessa medaglia. L’astensionismo ha vinto e una riflessione bisognerà farla. Virgilio non faccia come il suo predecessore: non si dimentichi di dialogare con i cittadini e agisca nel segno del rispetto della minoranza che tanto minoranza non è e della trasparenza».
«Al nuovo sindaco non auguro un buon lavoro— dice senza se e senza ma, Frigoli di Alternativa comunista —. L’elezione dell’uno o dell’altro è comunque una iattura per la città. Portesani e Virgilio sono la stessa cosa: esponenti dei poteri forti della comunità e non dei cittadini. La vera vittoria è stata quella di coloro che hanno deciso di non andare a votare, coloro che hanno dimostrato di non credere al cambio di rappresentanza. Noi non entreremo in consiglio, ma faremo sentire la nostra voce e di chi non si sente rappresentato dalla piazza, con manifestazioni collettive».
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