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IL PUNTO

Città divisa e lontana dal Palazzo

Sia il neo sindaco Andrea Virgilio che Alessandro Portesani devono fare un esame di coscienza per capire le cause del progressivo disinteresse dell’elettorato verso le loro proposte

Paolo Gualandris

Email:

pgualandris@laprovinciacr.it

25 Giugno 2024 - 05:00

Città divisa e lontana dal Palazzo

È una sonora lezione per entrambi gli schieramenti, il centrosinistra vincitore e il centrodestra sconfitto, il voto di domenica e ieri. Sia il neo sindaco Andrea Virgilio che Alessandro Portesani devono fare un esame di coscienza per capire le cause del progressivo disinteresse dell’elettorato verso le loro proposte. Fino a ieri Cremona, si era sempre dimostrata molto più virtuosa della media nazionale, portando alle urne parecchie unità percentuali in più. Stavolta c’è stato un allineamento al ribasso, con la città scesa addirittura sotto (47,71 per cento a livello nazionale, 46,63 all’ombra del Torrazzo).

Un chiaro e netto segnale di sfiducia verso la politica di casa, non quella lontana dei palazzi romani. Virgilio e, in seconda battuta, Portesani hanno il difficile e delicato compito di colmare la distanza che li separa dai cittadini. Un clima ben riassunto anche dall’alto numero di schede bianche (127, pari allo 0,48 per cento) e nulle (ben 305, l’1,1 per cento). Cittadini che hanno mandato un segnale: io faccio il mio dovere andando al seggio, ma voi non mi avete convinto di aver fatto il vostro, quindi vi nego platealmente il mio voto.

L’astensionismo ha colpito soprattutto a destra, con il candidato che al ballottaggio ha lasciato sul campo 1.065 dei voti conquistati al primo turno, contro i 471 del suo competitor. E qui il discorso si fa più politico. Ad aver perso non è stato tanto Portesani, civico alla prima competizione elettorale, quanto i partiti che lo hanno sostenuto. A cominciare da Fratelli d’Italia, che non ha saputo capitalizzare un’occasione storica per fare svoltare Cremona a destra, dilapidando l’effetto Giorgia. Forse anche perché ha rinunciato ad avere un proprio uomo (o donna) sulla tolda della nave elettorale.

«Una sconfitta che sa di pareggio», si commentava a caldo tra i supporter di Portesani. Ma che proprio per questo fa più male: quando mai si ritroveranno ad avere condizioni tanto favorevoli? La scarsa vivacità della Lega ha fatto il resto. Quanto a Virgilio, oltre al Pd che ha tenuto pur arretrando, deve ringraziare l’intuizione di Luciano Pizzetti; con la sua lista ha portato il valore aggiunto al centro che gli ha consentito di prevalere (e magari un sorrisino non di circostanza lo mandi pure a Giovetti...). Quel che resta è una città spaccata in due. Nell’augurare buon lavoro al sindaco, una raccomandazione: i giovani non vanno blanditi solo in campagna elettorale, lasci loro spazi di incontro e per sviluppare creatività. Cremona che invecchia ha bisogno della loro energia.

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Commenti all'articolo

  • rugginesana

    25 Giugno 2024 - 11:35

    Oltre il 50 % non ha votato .... invece di esultare !!!

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  • 04973

    25 Giugno 2024 - 11:24

    Forse è il palazzo lontano dai cittadini

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  • 04973

    25 Giugno 2024 - 10:55

    Forse sono i palazzi e la politica spesso a disinteressarsi dei cittadini

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