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CREMONA AL BALLOTTAGGIO. I TEMI SENSIBILI: IL DECORO

«Così cureremo la nostra città»: è scontro totale

Lotta al degrado: analisi, visioni e risposte molto differenti

La Provincia Redazione

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17 Giugno 2024 - 05:10

«Così cureremo la nostra città»: è scontro totale

Alessandro Portesani e Andrea Virgilio

CREMONA - In vista del ballottaggio di domenica 23 e lunedì 24 giugno il quotidiano La Provincia dà spazio, giorno per giorno, a un confronto tra i due sfidanti sui temi più scottanti di questa campagna elettorale. Il candidato del centrodestra, Alessandro Portesani, e quello del centrosinistra, Andrea Virgilio, sono chiamati a illustrare i punti del proprio programma relativi all’argomento preso in esame, declinando in modo netto proposte e punti di vista per evidenziare differenze e affinità rispetto al competitor. Oggi si prosegue con degrado e decoro.

ALESSANDRO PORTESANI
«L’INCURIA È AVANZATA OVUNQUE. PRIMA COSA: PULIZIA»

Per il candidato del centrodestra, Alessandro Portesani, sul tema del decoro urbano la parola d’ordine è ‘pulizia’.
«Abbiamo sentito migliaia di cittadini che ci hanno chiesto questo. La città è sporca e la pulizia delle strade, dei marciapiedi, delle aree verdi è il nostro primo punto in programma. Ci accuseranno di populismo: non importa. Il problema c’è: va risolto subito. Prevediamo parallelamente un piano straordinario che vada a sanare quelle enormi criticità che appaiono agli occhi di tutti i cittadini sia nel centro storico, sia in periferia; un esempio su tutti il tema delle buche e delle asfaltature delle strade. Piuttosto di tutte quelle brutture che la giunta Galimberti/Virgilio ha lasciato in eredità ai cremonesi. Si passerà poi a tutta una serie di interventi leggeri che consentono consentano l’inserimento di attività commerciali in spazi pubblici centrali e periferici volte a riqualificare luoghi e frequentazioni degradate. In una terza fase si passerà al recupero e/o la riqualificazione di edifici fatiscenti; la manutenzione degli arredi urbani; il potenziamento e la riprogettazione del sistema di illuminazione urbana, volti a incrementare la percezione della sicurezza sia nel centro storico, sia nelle periferie. Ci saranno interventi specifici che qui voglio citare: piazza Roma con il recupero comparto ‘montagnole’, casa del custode, pagoda, parco giochi l’obiettivo di inserire attività ludico ricreative, ricettive o commerciali; piazza del Comune restauro delle arcate dell’edificio comunale e manutenzione generale della pavimentazione; Cortile Federico II, potenziamento dell’illuminazione; riprogettazione del mercato urbano centrale puntando alla qualità. E ancora: viale Po riqualificazione per ridare autorevolezza all’ingresso della città; corso Campi; corso Garibaldi e piazza S. Agata inserimento e manutenzione del verde urbano; via Mantova revisione dei tratti pericolosi della pista ciclabile. Alcuni interventi di manutenzione straordinaria richiederanno risorse ingenti. Fin da subito potenzieremo l’ufficio progetti strategici del Comune, anche attraverso l’attivazione di consulenze per la partecipazione a bandi su temi specifici. Intensificheremo, inoltre, la relazione con Regione e Governo, per ottenere più risorse per il nostro territorio. In questo intendo spendermi in prima persona. Pe i parchi urbani prevediamo un piano specifico di manutenzione. La giunta uscente lascia una eredità talmente pesante che servirà tutta la durata dell’amministrazione per porvi rimedio».

ANDREA VIRGILIO
«RIGENERARE GLI SPAZI QUOTIDIANI». E ‘GUERRA’ AI RIFIUTI

Per il candidato del centrosinistra, Andrea Virgilio, decoro urbano non significa soltanto riqualificazione del patrimonio immobiliare.
«Passa necessariamente anche attraverso la manutenzione degli spazi, la sicurezza e il presidio del territorio, il contrasto alla desertificazione dei centri storici. Decoro urbano vuol dire anche proseguire nell'abbattimento delle barriere architettoniche; dare ai cittadini, alle famiglie e alle nuove generazioni, nuovi spazi dove fare cultura. Questo è stato il lavoro svolto in questi ultimi anni: chiedere e ottenere fondi – 50 milioni di euro – del Pnrr, per finanziare progetti che cambieranno il volto della nostra città. Il complesso del vecchio ospedale di San Francesco, che verrà trasformato in hub della cultura a disposizione dei giovani; il recupero dell'Area Frazzi; palazzo Grasselli, che diventerà sede del conservatorio Claudio Monteverdi; palazzo Affaitati e palazzo Soldi; palazzo Cittanova, che dovrà tornare ad essere sede di convegni; palazzo Duemiglia, che diventerà un polo del terzo settore; Santa Maria della Pietà e la Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro; e, infine, il recupero di piazza Lodi e piazza Giovanni XXIII e la riqualificazione di piazza Roma, con la casetta del custode che diventerà un presidio della polizia locale, una nuova area giochi per bambini, un nuovo arredo urbano e il recupero dell’area delle montagnole. Sono interventi in parte già finanziati con lo sforzo ovvero il cofinanziamento da parte del Comune e in parte in attesa di fondi che arriveranno con la partecipazione a nuovi bandi. Questo, inevitabilmente, in un’ottica di risorse, è andato a sacrificio di altro. Ora, si tratta di bilanciare gli investimenti e di dare maggiore attenzione al quotidiano. Non si amministra una città - come dice il centrodestra cremonese – soltanto facendo la conta delle buche. Si amministra tenendo insieme uno sguardo alto e i piedi per terra. Per questo priorità saranno il miglioramento dell’illuminazione pubblica, la manutenzione delle aree verdi e la pulizia degli spazi, un deciso contrasto all'abbandono di rifiuti, che dovrà vedere potenziate le attività della polizia ambientale. La lotta al degrado si fa attraverso una rigenerazione - culturale, sociale, immobiliare e ambientale - che deve toccare non soltanto il centro, ma anche le periferie. Qui dovranno proseguire gli interventi di recupero sulle case popolari e sulle scuole, e si dovrà sempre più investire sull’educativa di strada e sul presidio da parte dei servizi sociali, oltre che su una maggiore presenza delle forze di polizia».

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