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CREMONA VERSO IL BALLOTTAGGIO: I TEMI CALDI

Portesani e Virgilio a confronto: il biometano

Oggi i candidati chiariscono la loro posizione su un impianto che ha accesso diverse polemiche

La Provincia Redazione

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16 Giugno 2024 - 05:20

Portesani e Virgilio a confronto: il biometano

Alessandro Portesani e Andrea Virgilio

CREMONA - In vista del ballottaggio di domenica 23 e lunedì 24 giugno il quotidiano La Provincia darà spazio, giorno per giorno, a un confronto tra i due sfidanti sui temi più scottanti di questa campagna elettorale.
Alessandro Portesani e Andrea Virgilio, sono chiamati a illustrare i punti del proprio programma relativi all’argomento preso in esame, declinando in modo netto proposte e punti di vista per evidenziare differenze e affinità rispetto al competitor. Oggi si prosegue con il biomentano.

PORTESANI: «NO AL BIOMETANO SE IN CAPO AD A2A»

Ecco la posizione di Alessandro Portesani, candidato sindaco della coalizione di centrodestra, sull’affair biometano. «Sulla questione dell’impianto a biometano nella zona sud della città, la mia coalizione è contraria a questa ubicazione — scrive Portesani —. Lo stesso impianto andrebbe infatti ad aggravare la già complessa situazione generata da inceneritore che è ancora acceso, in questo contesto il proponente non ha risposto alle richieste di integrazione. Non siamo favorevoli, in termini generali, all’industrializzazione delle centrali biometano soprattutto se in capo a un soggetto come A2A che è una spa, non un’azienda agricola. Un soggetto che vuole solo pesantemente speculare sulla produzione di gas biometano, utilizzando le ‘risulte’ di aziende agricole del territorio. Riteniamo inoltre che i fondi del Pnrr a cui A2A ambisce ad accedere per l’impianto di biometano che vorrebbe costruire nella zona del Parco del Po e del Morbasco, siano in realtà fondi che debbano essere riservati alle aziende agricole del territorio che devono poter essere messe nelle condizioni di autoprodurre biometano dalle loro ‘risulte’ di lavorazione. Sulla questione specifica poi alcuni pareri già presenti in Conferenza dei Servizi non lasciano spazio a interpretazioni sul rischio inquinante derivante da un impianto di questo tipo. Superficiale è stata, fino ad ora, la narrazione della CO2 risparmiata: i vari Enti presenti in conferenza dei servizi hanno quasi all’unanimità dichiarato che il calcolo è incompleto in quanto non considera i fattori esterni: trasporti, perdite di gas, cogeneratore e altro. Ad oggi non è dato sapere da dove arriveranno i liquami, quindi ogni calcolo non è attendibile. Non si conosce da dove arriveranno i liquami, quindi ogni calcolo non è attendibile. Basti pensare che nell’ipotesi meno gravosa si parlerebbe di circa 250.000 kg di CO2 solo dai mezzi di trasporto. ATS ha chiesto lo studio epidemiologico e tossicologico e i proponenti nelle integrazioni appena depositate hanno dichiarato che non sono tenuti a farlo, anzi in più riprese dichiarano che sono consapevoli di inquinare l’aria e il parco. Si glissa poi sugli altri inquinanti che tuttavia ATS Valpadana cita nelle valutazioni sanitarie ancora da rendere note. Non condividiamo, come centrodestra, né il posizionamento né ancor meno il metodo utilizzato, in tutto questo tempo, dall’amministrazione Galimberti- Virgilio; soprattutto nel suo rapportarsi con i cittadini che hanno sempre chiesto lumi su questo tema; restando inascoltati. I cittadini di via Bosco attendono, da due anni, un incontro con Galimberti e Virgilio che mai è avvenuto».

VIRGILIO: «SÌ ALLE RINNOVABILI. VALUTARE L'IMPATTO»

Ecco la posizione sull’impianto di biometano e la sua realizzazione da parte del candidato sindaco del centrosinistra Andrea Virgilio: «Il biometano secondo un documento di Legambiente ‘può svolgere un ruolo rilevante nella riduzione dei combustibili fossili, principale fonte di emissione dei gas clima alternanti, e di conseguenza nel contrasto alla crisi climatica. Il biometano è una delle fonti energetiche più pulite tra le alternative oggi possibili’ — scrive il candidato del centrosinistra —. Parto da questo perché le tematiche ambientali si affrontano facendo riferimento a studi scientifici e a dati oggettivi. Prelevare gli scarti generati dal settore agroalimentare e reflui prodotti da agricoltura e zootecnia, utilizzarli per generare energia, impiegare il digestato per restituire fertilizzanti è un processo virtuoso di economia circolare che salvaguarda le prospettive ambientali del nostro territorio».
«La produzione di biometano fa parte di un processo ambizioso di decarbonizzazione — continua —. Con la sfida della transizione energetica anche il nostro territorio deve affrontare con determinazione la questione dell’insediamento di impianti di energie rinnovabili. Dunque, in merito alla collocazione del possibile impianto di biometano, bisogna considerare questi aspetti: primo, come ho detto, si tratta di un impianto di energie rinnovabili; in secondo luogo l'insediamento dell’impianto deve avere come necessaria premessa una rigorosa fase di valutazione di impatto ambientale da parte dell’ente provinciale e di tutti gli altri enti coinvolti. Infine il comune di Cremona deve pretendere da A2A, il soggetto attuatore dell’impianto, gli investimenti necessari per un’area vocata da tempo a impianti di economia circolare. In quella stessa zona sono infatti già presenti la discarica, il termoutilizzatore, il depuratore e l’impianto di biomasse. Fatte queste premesse, ho intenzione di chiedere ad A2A la soluzione di criticità viabilistiche già abbondantemente evidenziate dagli uffici tecnici comunali, ma anche una barriera verde con piantumazioni e in generale un’attenzione complessiva per un’area che richiede tanti altri interventi. In attesa dell’esito della Valutazione di Impatto Ambientale - voluta da tutti – sottolineo che chi amministra un territorio non può limitarsi semplicemente a dire che si oppone alla collocazione dell’impianto, ritenendosi però favorevole a questo tipo di rinnovabile. È doveroso indicare aree alternative» .
È questa la posizione sulla questione assai delicata dell’impianto di biometano e della realizzazione e della gestione affidata alla multiutility A2A.

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