Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA AL G7

E Anastasiya suona per i grandi del mondo

Petryshak, al fianco di Bocelli con il suo violino, incanta i capi di Stato a Borgo Egnazia. «Da ucraina sono fiera di aver dato il mio contributo al mio paese d’origine»

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

17 Giugno 2024 - 05:30

E Anastasiya suona per i grandi del mondo

Anastasiya Petryshak con Andrea Bocelli si esibisce sul palco di Borgo Egnazia in occasione del G7 (Foto Alessandro Giannaccini)

CREMONA - Al fianco di Andrea Bocelli e davanti ai grandi del mondo, fasciata in un abito di paillettes, in evidente stato interessante, pienamente a suo agio col suo violino, Anastasiya Petryshak ha incantato i capi di Stato riuniti a Borgo Egnazia, in Puglia, per il G7. L’espressione di soddisfazione della premier Giorgia Meloni ha reso immediato l’immancabile gradimento per le doti canore di Bocelli, protagonista di un’esibizione a suo modo intima. E la bionda Petryshak, proveniente dalla scuola cremonese — ha studiato con il maestro Salvatore Accardo per otto anni presso dell’Accademia Stauffer e cresciuta violinisticamente parlando in città — ha portato un po’ di Cremona al cospetto dei sette uomini più potenti della Terra.

Partiamo dalla musica e lasciamo a dopo le emozioni. Che programma avete offerto ai grandi del mondo?
«Abbiamo proposto un concerto cameristico e di natura intima: solamente voce, violino e pianoforte. Il programma era dedicato interamente alla musica italiana, includendo una varietà di brani che esaltano la musicalità e il virtuosismo della nostra tradizione: Verdi, Leoncavallo, Tosti, Donizetti, Puccini e ho avuto il piacere di suonare anche la celeberrima Ciarda di Vittorio Monti. Questo repertorio ha permesso al pubblico di apprezzare la ricchezza, la profondità e gioia della cultura musicale italiana».

In scena era con Andrea Bocelli e Carlo Bernini al piano: una squadra vincente?
«Con Andrea Bocelli e Carlo Bernini ci conosciamo da moltissimi anni e, facendo musica regolarmente, siamo in grado di percepire ogni respiro e di anticipare le idee musicali suonando con la stessa intenzione e nella medesima direzione. Questa sinergia straordinaria e rara ha sicuramente catturato l’attenzione del pubblico».

Che cosa ha provato a suonare davanti ai sette grandi del mondo? 
«Suonare davanti alle sette potenze mondiali è stata un’esperienza unica: da una parte, ho sentito una grande responsabilità; e dell’altra, l’immenso piacere di poter creare musica ispirandomi dall’energia delle menti più potenti del mondo. Sapere di poter contribuire con la mia musica a un evento di tale importanza storica, è straordinario. Essendo di origini ucraine, diventata italiana, questo appuntamento ha assunto per me un significato doppiamente profondo. Sono fiera di aver potuto dare il mio contributo musicale, sostenendo il mio paese d’origine e aiutando attraverso il suono del mio violino a diffondere un messaggio di pace, libertà e valori fondamentali». 

Alla fine del concerto avete avuto modo di incontrare qualcuno dei big? 
«Il concerto si è svolto nella suggestiva cornice di Borgo Egnazia, in Puglia. Prima e dopo l’esibizione ho avuto l’opportunità di conversare con numerose personalità di rilievo: Biden, Sunak, Macron, Meloni, Trudeau, Guterres. Ciascuno di loro ha espresso grande solidarietà verso l’Ucraina e un vivo interesse per la musica e il mio percorso artistico. In particolare, è stato un piacere parlare con Giorgia Meloni, che mi ha fatto gli auguri per la mia seconda gravidanza. Essendo anche lei madre, abbiamo avuto modo di discutere della prossima generazione e del futuro. Questi incontri hanno aggiunto una dimensione ancora più profonda all’evento, rafforzando il senso di comunità e condivisione di valori umani».

jhhjh

Petryshak con Biden, Macron e Sunak

Che commenti e complimenti ha ricevuto? 
«Mi ha fatto molto piacere sapere che il nostro messaggio musicale fosse arrivato al cuore delle persone. Si respirava un’aria di grande attenzione e di ascolto intenso, culminata poi in un applauso sincero e caloroso. I presenti sono stati entusiasti e mi hanno rivolto numerosi complimenti per l’energia, la passione e l’amore che ho cercato di trasmettere tramite il mio violino. Affiancare Andrea Bocelli, artista immenso e persona di rari valori, ha reso il tutto ancora più intenso. La nostra musica sembra aver toccato profondamente gli animi presenti».

Non ha incontrato il presidente Zelensky?
«Purtroppo no, era già ripartito subito per la conferenza internazionale sull’Ucraina in Svizzera dove si incontreranno nuovamente tutti per parlare di pace. Però ricordo con affetto quando ho suonato prima dell’inizio della guerra, a Kiev per i 30 anni dell’Indipendenza dell’Ucraina».

Lei è in dolce attesa: cosa ha provato a suonare con una vita nel grembo?
«È stato emozionante notare quanto fossero colpite le autorità nel vedere, seppur indirettamente, la mia bambina che porto ancora in grembo. Questa doppia energia ha reso l’esperienza ancora più speciale, come se avessimo suonato il violino insieme. La presenza della mia bambina ha aggiunto un tocco di tenerezza, speranza per il futuro e una dimensione unica alla performance, amplificando il senso di connessione e intensità del momento. E poi la mia piccola ha partecipato anche lei al concerto, la sentivo danzare nella mia pancia».

Lei è abituata ad esibirsi con Bocelli (e non solo) in occasioni ufficiali: ma essere al G7 che effetto le ha fatto? 
«Collaboro con Andrea Bocelli da quando ero bambina. In questi 14 anni di vita musicale insieme, ho avuto la straordinaria opportunità di esibirmi su prestigiosi palcoscenici di vari Paesi e continenti ed affiancarlo nelle varie registrazioni discografiche. Ho partecipato a concerti ed eventi di grande rilevanza e unicità. Ricordo con particolare affetto la registrazione dell’Ave Maria composta da Andrea Bocelli per voce, violino e orchestra registrata  per il disco Believe e successivamente il video nel suggestivo Santuario della Santa Casa di Loreto. E naturalmente la performance di venerdì. Suonare davanti ai leader delle sette potenze mondiali è stata un’esperienza indimenticabile. Sono orgogliosa di poter affiancare Andrea Bocelli e di poter crescere musicalmente e umanamente al suo fianco. Le esperienze come questa non solo arricchiscono il mio percorso artistico, ma rafforzano anche la mia convinzione sul potere della musica di unire le persone e trasmettere messaggi universali. Essere parte di questi momenti storici mi riempie di orgoglio e gratitudine. E mi motiva a continuare a condividere la mia passione con il mondo intero».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400