L'ANALISI
13 Giugno 2024 - 05:10
CREMONA - Per gli esami nelle farmacie è partito conto alla rovescia. Da martedì sarà possibile fruire di servizi di telemedicina convenzionati con la Regione anche nelle farmacie del territorio. Il che significa prestazioni accessibili a tutti, sia in termini economici che di tempistiche. Semplicemente con ricetta e autodichiarazione. Gli esami messi a disposizione sono, per ora, tre: Holter pressorio, Holter cardiaco ed Elettrocardiogramma. L’obiettivo è quello di alleggerire i tempi d’attesa biblici di cliniche e ospedali, ma anche di incoraggiare i pazienti affetti da disturbi cronici gravi a prendersi cura della propria salute in modo comodo e a portata di portafogli.
«A dire la verità – spiega Rosanna Galli, presidente di Federfarma – è già da tempo che ci occupiamo di fornire queste prestazioni ai pazienti; lo scorso anno le farmacie lombarde hanno effettuato più di 110.000 prestazioni di telecardiologia, tutte a pagamento. La grande novità è che ora si può fare in convenzione, con il rimborso della Regione; non tutti possono permettersi i costi di un servizio privato». Ma si tratta anche di un ampliamento e di una valorizzazione delle competenze delle farmacie. «Le farmacie - prosegue Galli - hanno un ruolo sociale oltre che di assistenza medica: sono punto di riferimento e di prossimità, soprattutto nei paesi piccoli. Inoltre, la figura del farmacista lavora in stretto contatto con i medici di base, e ci vuole la giusta sinergia».
Si sente lo zampino della pandemia. Gli esami in farmacia sono un déjà-vu: nel periodo di maggiore recrudescenza del Covid, infatti, diverse farmacie si erano attivate per effettuare tamponi, test sierologici, vaccini. Proprio durante il lockdown, dunque, le farmacie hanno rivelato aspetti del loro potenziale che prima non erano stati presi in considerazione. «Sicuramente la fiducia in noi dipende anche dal periodo Covid — sottolinea Galli — . La nostra struttura informatica rendiconta tutto. Il sistema che usiamo è forte e va sfruttato; prima del Covid, forse, non si era dato il giusto valore a questa potenzialità. Grazie ai nostri sistemi informatici non ci sfugge nulla».
Secondo Galli, le novità non finiscono qui. «Per cominciare, alcune regole vanno ancora concordate: dobbiamo capire quali pazienti hanno diritto, perché per ora ci siamo limitati a correre incontro ai casi di malattie cardiache e diabete. Inoltre, c’è un programma in agenda che uscirà in tempi brevissimi: la riconciliazione terapeutica. Si tratta di monitorare pazienti per vedere se assumono la terapia. La farmacia non può avere la sola funzione di somministrare farmaci; è importante accertarsi che tali farmaci — soprattutto quando si parla di terapie articolate, come quelle dei cardiopatici — siano assunti con regolarità, senza interruzioni. Spesso il paziente è tentato di interrompere una cura semplicemente perché inizia a sentirsi meglio, ma così facendo rende inefficace la terapia. Forse già alla fine di questo mese avremo anche questo servizio».
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