L'ANALISI
06 Giugno 2024 - 21:39
CREMONA - L’Sos è risuonato in pochi istanti attraverso i 130 metri scarsi di sabbia e granito della spiaggia di Seccheto. E lui, Andrea Politi, videomaker 31enne di Cremona, non ha perso un attimo: si è precipitato sul bagnasciuga e ha praticato il massaggio cardiaco a quell’uomo in preda alle convulsioni. Una manovra salvavita, come hanno certificato più tardi i sanitari accorsi sul posto per trasferire in ospedale il turista 50enne, colpito da un grave malore: il coraggio e la prontezza di Andrea si sono rivelati decisivi.
«Per lunghe ore ho provato uno strano senso di gioia e agitazione» spiega, appena prima di imbarcarsi sul traghetto che, ora, lo sta riportando all’ombra del Torrazzo. La sua voce non tradisce orgoglio: le parole, piuttosto, scavano nel profondo per tentare di dare una forma all’emozione che continua a scorrere sottopelle. In quello spicchio di Isola d’Elba dove si è sfiorata la tragedia, però, la storia del «cremonese eroe» è sulla bocca di tutti.
Andrea torna con la mente ai minuti concitati dello scorso lunedì pomeriggio. «Ero arrivato all’Elba da poche ore e stavo sonnecchiando sotto l’ombrellone — racconta —. A un tratto la mia ragazza, Margherita, mi ha scosso dal torpore: 'c’è una donna che sta urlando', mi ha detto. Non ci ho pensato un secondo. Sono schizzato in piedi e sono corso nel punto della spiaggia dove si era già raccolto un capannello di persone».
Andrea si è trovato di fronte l’uomo steso sulla sabbia, ormai privo di sensi. E in quel momento, «col pilota automatico», ha messo in pratica gli insegnamenti appresi appena due mesi fa, al corso di soccorritore laico frequentato per diventare a tutti gli effetti istruttore di sanda, arte marziale che Andrea pratica da quasi otto anni.
«Il mio intervento è durato almeno sette minuti — spiega —: ho praticato quattro cicli di massaggio cardiaco con tre insufflazioni da parte della moglie». Finalmente, il 50enne ha ripreso a respirare. «Subito dopo — precisa — è intervenuta un’operatrice del 118 di Forlì, anche lei in vacanza, che ha provveduto a stabilizzare la respirazione». Poi l’arrivo dell’auto medica e dell’ambulanza e, infine, l’intervento di un medico del Pegaso, atterrato in eliambulanza a breve distanza da Seccheto. «Ci siamo schierati a testuggine a protezione dell’uomo, ancora disteso sulla sabbia». Per i sanitari nessun dubbio: Andrea ha salvato la vita al turista, probabilmente colpito da un’emorragia cerebrale.
«Quando ci siamo resi conti che il peggio era ormai passato — prosegue il 31enne cremonese —, tra le sdraio e gli ombrelloni si è materializzata un’atmosfera stravagante, abbiamo persino iniziato a scherzare». Quasi un esorcismo contro la grande paura. «In paese la notizia del salvataggio si è diffusa rapidamente. Tutti mi hanno fatto i complimenti... Io, però, stavo combattendo con l’adrenalina: credo che l’effetto non sia ancora svanito».
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