L'ANALISI
07 Giugno 2024 - 05:15
SONCINO - Per tanti anni il Polo dell’Infanzia di Soncino è stato solo un sogno o una suggestione. L’anno scorso è finito sulla carta. Ma da lì al diventare realtà, si sa, di solito ne passa di acqua sotto ai ponti. Stavolta, però, pare quella buona. E ci sono proprio pochi dubbi ora che la maxi-struttura ha cominciato a prendere forma lungo la Camminata del Naviglio tra la Galantino e la Damiano Chiesa.
Il consorzio di ditte di Vigevano che ha vinto l’appalto, dal valore di due milioni di euro, procede infatti a spron battuto. Se tutto va secondo i piani e se il meteo non si mette di traverso, la prima campanella potrebbe suonare già a settembre del 2025. Mal che vada, invece, si tirerà gennaio 2026. Il vice-sindaco e assessore ai lavori pubblici Fabio Fabemoli: «Sì, l’obiettivo è quello. È ancora presto per dare delle date certe, al di là naturalmente delle scadenze imposte dal Pnrr che cofinanzia l’opera, ma la ditta sta seguendo in modo preciso il crono-programma e siamo fiduciosi. Va tenuto conto del fatto che, anche una volta chiuso il cantiere, sarà necessario organizzare l’allestimento dei nuovi spazi e procedere al trasloco. E anche questo richiederà del tempo. Ma faremo in modo di procedere salvaguardando la tranquillità dei bimbi, che con la necessità di non interrompere le lezioni è la priorità, e nel contempo concludere il tutto il prima possibile».
Ma di cosa si tratta? E perché il nuovo Polo dell’Infanzia era così tanto atteso? Beh, la prima ragione è ben nota a chi abita nel gioiello in riva all’Oglio ma, a scanso di equivoci, Fabemoli rimarca il concetto: «Il Comune ha sempre avuto il suo asilo nido, mentre la materna non era nelle disponibilità dell’offerta pubblica. Questa soluzione, che unisce entrambe le realtà, va a colmare definitivamente una mancanza di servizi essenziali per il cittadino». Beninteso, questo non significa che mamme e papà non avessero possibilità di mandare i piccoli all’asilo, anzi, di scuole dell’infanzia, con nidi e materne, ce ne sono già tre.
Solo che la San Martino fa capo alla parrocchia, la Scotti e la Cerioli sono di Inchiostro. Parificate e indubbiamente di grande livello, insomma, però ‘private’. Ma il punto non è neppure quello perché, anzi, i prezzi sono da sempre tra i più abbordabili del territorio e infatti le richieste non mancano. La vera ragione per cui il Polo era indispensabile sta proprio nella richiesta: tre scuole per l’infanzia non bastano più viste le lunghe liste d’attesa. Grazie al nuovo istituto si guadagneranno 70 posti: 40 per i piccolissimi, 30 per i baby-alunni. Quello da due milioni di euro è uno degli investimenti più importanti messi in campo, nell’ultimo decennio, dal municipio. Piazza Garibaldi ci teneva particolarmente, tanto che al milione e 3 del Pnrr ne ha aggiunti settecentomila di tasca propria.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris