L'ANALISI
06 Giugno 2024 - 09:19
CREMONA - «Fai un favore al mondo, fuma» o ancora «Donaci le tue ceneri» oppure «Fai una vita breve e intensa. Con 700mila decessi all’anno non si può sbagliare». Sono gli slogan un po’ cinici e provocatori che Cosma Bozzetti e Stefano Nespoli della classe 4ª A Lsa del Torriani si sono inventati per una campagna antifumo, nella Giornata mondiale senza tabacco, iniziativa promossa dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori nelle scuole cremonesi, su un progetto volto a illustrare alla generazione Z il Codice europeo contro il cancro. A vincere un buono da 100 euro di buoni libro, oltre a Bozzetti e Nespoli, sono state anche Giulia Aimo, Nursen Kurtvaska e Sofia Epifani per il video I rischi del fumo. I due premi sono stati intitolati alla memoria di Angelo Rescaglio, mentre i 1.500 euro andati alla scuola, rappresentata dalla preside Simona Piperno e dalla docente referente Laura De Luca, sono stati donati in memoria di Gabriella Bonvini. Alle classi che hanno partecipato sono stati consegnati 23 buoni da 25 euro della Decathlon.
Stessa modalità e medesimo entusiasmo ha interessato l’Anguissola con i premi singoli andati a Rebecca Viterbo della 1ª A Lsu e David Creanga della 1ª C Les e alle due classi prime sono andati i buoni Decathlon, così come i 1.500 euro della donazione Bonvini all’Aguissola, rappresentata dalla docente referente del progetto Silvia Botti.
Carla Fiorentino, presidente dell’associazione provinciale Lilt di Cremona osserva: «L’obiettivo era quello di illustrare il Codice europeo contro il cancro sollecitando un’attenzione a corretti stili di vita e consapevolezza rispetto ai danni provocati dal tabacco, piuttosto che dalle sigarette elettroniche — spiega —. A interfacciarsi con i ragazzi è stata Giulia Verdelli, una giovane dottoressa in procinto di laurearsi, che ha offerto un approccio legato all’empatia generazionale. I ragazzi sono stati chiamati a elaborare messaggi pubblicitari e informativi per prevenire la dipendenza dal fumo e dissuadere chi fuma dal farlo. Hanno lavorato tutti con grande entusiasmo e creatività, dimostrando la capacità di portare a sintesi messaggi complessi. Il percorso ha permesso, inoltre, di creare consapevolezza sulla necessità di adottare stili di vita salutari e di non farsi sedurre dal fascino delle 'bionde'».
L’educazione alla salute passa attraverso la creatività e la voglia dei ragazzi di mettersi in discussione e aver rispetto della propria salute e del proprio corpo.
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