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LA SCUOLA

Lotta ai tumori, studenti in prima linea

Anguissola e Torriani premiati dalla Lilt per gli elaborati per diffondere stili di vita salubri e corretti

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

06 Giugno 2024 - 09:19

Lotta ai tumori, studenti in prima linea

CREMONA - «Fai un favore al mondo, fuma» o ancora «Donaci le tue ceneri» oppure «Fai una vita breve e intensa. Con 700mila decessi all’anno non si può sbagliare». Sono gli slogan un po’ cinici e provocatori che Cosma Bozzetti e Stefano Nespoli della classe 4ª A Lsa del Torriani si sono inventati per una campagna antifumo, nella Giornata mondiale senza tabacco, iniziativa promossa dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori nelle scuole cremonesi, su un progetto volto a illustrare alla generazione Z il Codice europeo contro il cancro. A vincere un buono da 100 euro di buoni libro, oltre a Bozzetti e Nespoli, sono state anche Giulia Aimo, Nursen Kurtvaska e Sofia Epifani per il video I rischi del fumo. I due premi sono stati intitolati alla memoria di Angelo Rescaglio, mentre i 1.500 euro andati alla scuola, rappresentata dalla preside Simona Piperno e dalla docente referente Laura De Luca, sono stati donati in memoria di Gabriella Bonvini.  Alle classi che hanno partecipato sono stati consegnati 23 buoni da 25 euro della Decathlon. 

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Gli studenti dell’Anguissola che hanno partecipato all’iniziativa della Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumort

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Gli studenti del Torriani che hanno aderito all’iniziativa di prevenzione al cancro della Lilt

Stessa modalità e medesimo entusiasmo ha interessato l’Anguissola con i premi singoli andati a Rebecca Viterbo della 1ª A Lsu e David Creanga della 1ª C Les e alle due classi prime sono andati i buoni Decathlon, così come i 1.500 euro della donazione Bonvini all’Aguissola, rappresentata dalla docente referente del progetto Silvia Botti.

Carla Fiorentino, presidente dell’associazione provinciale Lilt di Cremona osserva: «L’obiettivo era quello di illustrare il Codice europeo contro il cancro sollecitando un’attenzione a corretti stili di vita e consapevolezza rispetto ai danni provocati dal tabacco, piuttosto che dalle sigarette elettroniche — spiega —. A interfacciarsi con i ragazzi è stata Giulia Verdelli, una giovane dottoressa in procinto di laurearsi, che ha offerto un approccio legato all’empatia generazionale. I ragazzi sono stati chiamati a elaborare messaggi pubblicitari e informativi per prevenire la dipendenza dal fumo e dissuadere chi fuma dal farlo. Hanno lavorato tutti con grande entusiasmo e creatività, dimostrando la capacità di portare a sintesi messaggi complessi. Il percorso ha permesso, inoltre, di creare consapevolezza sulla necessità di adottare stili di vita salutari e di non farsi sedurre dal fascino delle 'bionde'».

L’educazione alla salute passa attraverso la creatività e la voglia dei ragazzi di mettersi in discussione e aver rispetto della propria salute e del proprio corpo. 

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