L’ultima corsa del bersagliere Corbani

CASALBUTTANO - La corsa di Santo Corbani è finita lunedì pomeriggio in un letto della Casa Soggiorno Nolli-Pigoli a Sesto, dove l’ex presidente dei bersaglieri di Casalbuttano era ricoverato da mesi. Vedovo, aveva 85 anni ed era malato da tempo. Casalbuttanese purosangue, da sempre ha incarnato lo spirito degli eredi di Lamarmora e dopo il servizio militare, dal quale si era congedato con il grado di sergente capocarro, nel 1972 si era iscritto alla sezione del paese di Norma.

Valente meccanico, conosceva tutti i segreti di un’officina e dopo una vita di lavoro, raggiunta la meritata pensione, aveva deciso di impegnarsi  proprio nel volontariato patriottico  diventando nel 1988  presidente dell’associazione, rimanendo in carica fino al 2010. In questi ventidue lunghi anni Santo ha dedicato alla causa bersaglieresca  tempo ed  energie per tenere alti i valori che la Costituzione ci ricorda sempre.

«L’amico Santo – ricorda l’attuale presidente Elvino Chiodelli – non era un bersagliere, era ‘il bersagliere’; credeva fortemente nei nostri ideali e ha sempre dato anima e corpo alla nostra associazione, senza mai risparmiarsi; organizzava le manifestazioni in paese e nel circondario, partecipava ai raduni provinciali e nazionali riuscendo a convincere tanti amici, è sempre stato insomma un grande trascinatore. Uno dei nostri motti  – continua  Chiodelli – dice che chi è bersagliere a vent’anni lo resta tutta la vita: Santo, con il suo impegno e il suo entusiasmo contagioso, ha confermato questa grande verità».

Per alcuni anni Corbani aveva ricoperto anche l’incarico di presidente dell’associazione Combattenti e Reduci del paese che in seguito si è sciolta. I funerali  di Corbani, che lascia nel dolore i figli Pietro ed Emanuele, si terranno giovedì mattina alle 10,30 nella chiesa di San Giorgio. La salma è esposta nella camera ardente dell’Ospedale della Carità di via Marconi, dove in queste ore sono in tanti a rendere l’omaggio  doveroso ad un uomo onesto e generoso.

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