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IL CREMONESE

La doppia tragedia mortale: «La Provincia risarcisca»

Il primo caso nel 2020 costò la vita a una ragazza 21enne di S. Daniele Po a causa di un cinghiale. Nel 2022 l’incidente fu fatale per una 25enne di Montodine e fu imputato alle condizioni stradali. I familiari delle vittime hanno chiesto i danni, ma l’amministrazione locale si difende

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

31 Maggio 2024 - 05:30

La doppia tragedia mortale: «La Provincia  risarcisca»

CREMONA - L’ente Provincia ha deliberato due costituzioni in giudizio, davanti al tribunale di Cremona, per difendersi in merito a due incidenti mortali avvenuti nel 2020 e nel 2022: i parenti delle vittime hanno richiesto i danni imputando le colpe rispettivamente alla presenza di un cinghiale sulla carreggiata e alle presunte cattive condizioni del manto stradale. In entrambi i casi, dunque, i familiari ritengono ci sia una pesante corresponsabilità dell’ente che ha in gestione le strade lungo le quali sono avvenuti i sinistri.

Il primo caso riguarda il drammatico incidente del 20 ottobre 2020 sulla provinciale 85 ‘Bassa di Casalmaggiore’, costato la vita ad una 21enne di San Daniele Po: nei pressi di Scandolara, a seguito di perdita di controllo del veicolo per la presenza di un cinghiale che improvvisamente ha invaso la sede stradale, è avvenuto il drammatico fuori strada. Era stato il compagno della giovane, che viaggiava con lei, a riferire dell’animale. La cui carcassa è stata rinvenuta a circa 200 metri dal luogo in cui la vettura si è fermata. La richiesta di risarcimento danni alla Provincia di Cremona è stata presentata in data 23 novembre 2020, l’Ufficio assicurazioni dell’ente ha così denunciato il sinistro alla compagnia assicurativa Unipolsai. «In base alle verifiche effettuate dal competente ufficio tecnico provinciale – si legge sulla documentazione –, veniva accertato che la fattispecie di danno fauna selvatica fosse di competenza esclusiva della Regione Lombardia, a cui l’11 dicembre 2020 veniva inoltrata la richiesta danni». Nel marzo scorso, però, è stato notificato l’atto di citazione in giudizio, con chiamata in causa della Provincia di Cremona da parte della Regione stessa, quale convenuta nella causa promossa dai genitori della vittima. Il ‘bracco di ferro’ fra i due enti circa la competenza, sfocerà nell’udienza fissata per il 13 febbraio 2025. Intanto, l’avvocato Giovanni Ripa è stato designato dalla compagnia assicurativa della Provincia.

L’altro caso risale al 16 aprile 2022, quando sulla Paullese all’altezza di Vaiano, a seguito di perdita di controllo della moto, ha perso la vita una 25enne originaria di Castelleone e residente a Montodine. «Come si possono tollerare strade in queste condizioni? – aveva dichiarato il fidanzato della giovane subito dopo lo schianto – Guardi lo stato in cui si trova questo pezzo, e anche più avanti, quelle buche. Si muore per questa incuria». Il 16 maggio dello stesso anno è stata presentata richiesta di risarcimento danni alla Provincia in nome e per conto dei genitori e dei nonni della vittima, il cui decesso sarebbe avvenuto «a causa del pessimo stato del suolo stradale dovuto a una negligente cattiva manutenzione». Anche in questo caso il sinistro è stato denunciato alla compagnia assicuratrice e «a seguito delle verifiche effettuate dal competente ufficio tecnico provinciale – si legge sull’atto provinciale pubblicato all’albo pretorio che fa riferimento ad una perizia –, veniva accertata la mancanza di responsabilità in capo all’ente per quanto accaduto». Nel giugno 2023 è stata comunque presentata formale richiesta danni per conto del convivente della vittima, in aggiunta alle richieste risarcitorie già presentate, seguite in gennaio dalle richieste di negoziazione tra avvocati, respinte però dalla Provincia. L’atto di citazione in giudizio in questo caso è del 15 aprile scorso e l’udienza è fissata per il prossimo 3 ottobre.

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