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CREMA. I NODI DELL'AMBIENTE

Aree dismesse: bomba ecologica, regno di zanzare e topi

L’assessore Bordo: «Spendiamo di più per disinfestare, ma sono aree private e non possiamo intervenire»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

27 Maggio 2024 - 05:10

Aree dismesse, bomba ecologica: regno di zanzare e topi

In senso orario l'ex Everest, le villette mai terminate, l'ecomostro di San Carlo e l'ex scuola di Cl

CREMA - Le aree dismesse? Una bomba ecologica. In città, ce ne sono ancora parecchie e sono ormai il regno di topi, bisce e soprattutto, con l’arrivo della bella stagione, delle zanzare. Queste ultime hanno trovato il loro regno nel cantiere dismesso della ex scuola di Cl, ai Sabbioni. Le piogge cadute in abbondanza nelle ultime settimane hanno riempito quello che sarebbe dovuto essere l’auditorium. All’interno ci sono almeno due metri d’acqua. Non solo. Stando all’esterno della recinzione, si vedono dei pesci e delle gallinelle che nuotano indisturbati.

L’acqua piovana non se ne andrà, in quanto la pavimentazione era stata realizzata in maniera da evitare che ci fossero infiltrazioni dal basso. L’assenza di copertura ha fatto riempire l’edificio, diventato da tempo un’enorme piscina. Il commissario liquidatore della Fondazione Charis, Alessandro Bani, ha cercato di risolvere il problema con delle pompe idrauliche, ma non entrano mai in funzione.

E intanto le zanzare proliferano, così come accade al cosiddetto ‘ecomostro’ all’angolo tra via Indipendenza e via Lago Gerundo. L’edificio mai completato è ormai semi inghiottito dalla vegetazione e l’edera rampicante ha raggiunto il primo piano. Lì si annidano gli insetti. Il Comune ha già avviato da tempo la campagna contro le zanzare, addirittura rafforzandola rispetto all’anno scorso, ma nelle proprietà private non può intervenire.

«Quest’anno — spiega l’assessore all’Ambiente, Franco Bordo — abbiamo stanziato 40mila euro, anziché i 30mila del precedente. È il budget per la lotta contro le zanzare e per la derattizzazione. Gli interventi sono iniziati a fine marzo nei tombini, per sopprimere le larve. La scorsa settimana è stato avviato il secondo giro di questo genere. E quando tornerà il bel tempo, partiremo con gli interventi a spruzzo; farli quando continua a piovere non ha senso».

Agire alla ex scuola di Cl o nelle altre aree dismesse cittadine, però, è un problema. «Il liquidatore è già stato più volte sollecitato — aggiunge Bordo — perché, come Comune, non possiamo entrare nelle proprietà private. Questo vale anche per gli atri immobili abbandonati. Possiamo intervenire solo nel caso in cui ci sia una segnalazione di pericolo».

Oltre alla ex scuola di Cl e all’ecomostro di via Indipendenza, in città spiccano anche l’area ex Everest, tra via Mulini e viale Santa Maria e le villette a schiera non completate lungo il canale, abbandonati entrambi da decenni. Qui, topi e zanzare imperano. «All’ex Everest — conclude Bordo — hanno almeno rimosso tutte le coperture in amianto».

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