L'ANALISI
08 Settembre 2023 - 05:05
I giacigli improvvisati nei capannoni dell’ex Canavese
CREMA - Pochi giorni ancora e inizieranno i lavori nell’ex fabbrica Bassano Grimeca, prima ancora Canavese, area dismessa di via Enrico Martini, a San Bernardino. Ma nei capannoni abbandonati, vivono da anni persone senza fissa dimora, stranieri e non, una decina in tutto, che nelle officine in disuso hanno trovato un tetto sotto cui ripararsi. Dietro ad ognuno di loro ci sono storie di povertà e drammi personali, che li hanno portati a vivere per strada. Sono la metà della ventina di persone che, in città, dormono in edifici abbandonati, in tenda o in auto. Gli operai della ditta che dovrà occuparsi della demolizione hanno comunicato loro che dovranno sgomberare.
In uno dei capannoni, nello spazio meno esposto alle intemperie, gli ‘invisibili’ hanno sistemato le loro brande e i materassi con le loro coperte e le poche cose che posseggono. La situazione igienico sanitaria, nella quale hanno vissuto fino ad oggi, è grave, fatta di sporcizia e di topi, attirati dai rifiuti abbandonati, che girano accanto ai materassi adagiati a terra.
La situazione è ben nota alle forze dell’ordine, ai servizi sociali e alla Caritas, come spiega il comandante della polizia locale Dario Boriani: «Insieme a carabinieri e polizia, monitoriamo continuamente questi edifici dismessi dove sappiano vivere i senzatetto. Con i proprietari degli immobili c’è una costante interlocuzione. Quando vediamo che ci sono delle intrusioni, le segnaliamo ai titolati, che provvede alla messa in sicurezza. E in caso di situazioni di pericolo, provvediamo agli sgomberi». Rendere inaccessibili edifici di queste dimensioni non è sempre facile.
«Ce ne rendiamo conto — prosegue Boriani — anche perché, nel caso ad esempio della ex scuola di Cl, l’area è talmente vasta che da qualche parte riescono sempre ad entrare. Il fenomeno degli ingressi abusivi non si verifica più nella ex Everest, soltanto perché sono state tolte le coperture e non è più attrattiva». Il comandante spiega come non sia facile ricollocare queste persone: «Il punto è che non vogliono farsi aiutare. Sia noi come forze dell’ordine, sia i Servizi sociali del Comune o associazioni come la Caritas hanno provato ad avvicinarli, ma loro hanno scelto di vivere così. Non è l’attenzione nei loro confronti che manca; le strutture per accoglierli in città ci sono».
Ma in questi luoghi di accoglienza ci sono delle regole, che queste persone non sempre sono disposte ad accettare. L’ex stabilimento Bassano Grimeca, chiuso dal 2006, è stato acquistato all’asta nei mesi scorsi dalla Logiman. In previsione c’è un grande progetto di trasformazione per quest’area dismessa, edificabile a destinazione residenziale-commerciale di circa 33.000 metri quadrati, non lontano dal centro città. Ora che verranno sfrattate dai capannoni, i senza fissa dimora andranno alla ricerca di un altro edifici dismesso, dove trovare un riparo.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris