L'ANALISI
22 Maggio 2024 - 17:07
CINGIA DE’ BOTTI - Preceduto da Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura, oggi alle 12.20, proveniente da Mantova, è arrivato in visita all’azienda Pieve Ecoenergia - facente capo alla famiglia di Danio Federici - il senatore ed ex presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, accompagnato da Raffaella Paita, coordinatrice di Italia Viva. Ad attenderlo, Federici con il figlio Giulio, il padre Franco e suo fratello Pierluigi, il presidente di Confagricoltura Lombardia Riccardo Crotti, Giacomo Brusa, vicepresidente Confagricoltura Lombardia e presidente Confagricoltura Varese, con Ernesto Zaghen, vicepresidente Sec e consigliere della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, il coordinatore provinciale di Italia Viva Giovanni Biondi, il presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni, l’allevatore e produttore di latte Massimo Della Bona.
Renzi ha salutato tutti con grande affabilità e ha ricordato che suo nonno «faceva il sensale», cioè il mediatore in contrattazioni di prodotti agricoli e zootecnici, come le scrofe, quando «bastava stringersi la mano per raggiungere un accordo». Federici ha quindi introdotto le caratteristiche dell’azienda, un fiore all’occhiello del territorio grazie al suo elevato tasso tecnologico: «E’ una piccola cooperativa che ha fatto un investimento di 15 milioni di euro tra stalla e biometano. Non ci sono concimaie, i reflui qui finiscono nel digestore». Federici ha ricordato che tramite una piccola linea di teleriscaldamento, l’azienda riscalda e raffresca anche la Fondazione Germani.
All’introduzione ha fatto seguito un tour interno dell'azienda. Renzi, apparso molto interessato ad ogni aspetto, ha fatto una raffica di domande. «Cambiare l'Europa – il suo commento al termine - significa occuparsi di agricoltura, in modo non ideologico, dando una mano a quelle imprenditori che stanno investendo e aumentando i posti di lavoro. Senza agricoltura non si mangia, non si vive, non c'è futuro, ma serve qualità, investimenti, tecnologia, digitale, innovazione. Abbiamo visto degli impianti finanziati con Industria 4.0 che hanno permesso a tante stalle come questa di essere all'avanguardia e di produrre qualità. Naturalmente con l'innovazione tutto il tema delle agroenergie acquisisce un nuovo valore. In una stalla ben organizzata, ben costruita, ben finanziata, il 70% dei ricavi viene dal latte, ma il 30% dalle agroenergie. Ecco allora che bisogna smetterla con l'atteggiamento di chi dice che l'agricoltura è nemica dell'ambiente». Renzi ha aggiunto che occorre semplificare le procedure «perché questi signori non ne possono più della burocrazia».
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