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Scontro mortale: quattro anni

Condannata la 25enne che guidava l’auto scontratasi con lo scooter di un carabiniere

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

15 Maggio 2024 - 21:29

Scontro mortale: quattro anni

CAMISANO  - Omicidio stradale: 4 anni di reclusione. È la condanna inflitta ieri a una 25enne di Camisano per la morte del vicebrigadiere Raffaele Campagna, non ancora quarantenne, casa a Zandobbio (Bergamo), sposato e padre di due figlie di 14 e 8 anni, deceduto nell’incidente avvenuto il pomeriggio dell’11 agosto 2021 sulla bretella della provinciale 591, all’altezza di Camisano. Travolto, Campagna, dall’auto, una Opel Agila, mentre rincasava sullo scooter Yamaha.

Il pm onorario, Silvia Manfredi, aveva chiesto al giudice di condannare la 25enne a 3 anni di reclusione. Durante le indagini effettuate dalla polizia stradale, all’automobilista fu sequestrato lo smartphone. Per l’accusa, dalle indagini è emerso che mentre guidava, la ragazza stava usando il cellulare ed era collegata su Internet.

Erano le 15.30. In sella allo scooter, il vicebrigadiere Campagna di stanza all’Ispettorato del lavoro di Cremona, stava percorrendo l’arteria in direzione del casello autostradale della alla BreBeMi di Fara Olivana-Romano di Lombardia. La Opel Agila guidata dalla ragazza invase corsia opposta. Lo scooter andò a sbattere contro la fiancata della macchina che poi si girò su se stessa, schiacciando il sottufficiale contro il guardrail. La giovane chiamò immediatamente il numero d’emergenza 112, mentre altri automobilisti si fermarono per prestare i primi soccorsi.

Le condizioni di Campagna erano disperate. Il medico del 118 chiamò l’eliambulanza decollata da Milano e atterrata al San Matteo di Pavia. Ogni tentativo di rianimarlo si rivelò inutile. Troppo gravi le lesioni. L’automobilista, in stato di shock, riportò contusioni e escoriazioni.

Il sottufficiale Campagna da qualche anno era stato assegnato all’Ispettorato del lavoro di Cremona. Prima, era stato alle dipendenze di varie caserme nella Bergamasca, poi il concorso superato e l’assegnazione a Cremona.
Alla cerimonia funebre, celebrata nella chiesa di Sant’Anna di Zandobbio, molti colleghi salutarono il vicebrigadiere campagna. Arrivarono dalle stazioni di Alzano Lombardo e di Casazza dove il vicebrigadiere prestò servizio, e da Cremona. Sulla bara, il suo berretto d’ordinanza posato su un cuscino di velluto rosso. E due cuori di fiori bianchi, il dono delle sue figlie. Nell’omelia, don Marco Grigis ricordò il legame di Campagna con la comunità: «Veniva a messa la domenica con la famiglia ed era uno dei figuranti della nostra Via Crucis».

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