L'ANALISI
15 Maggio 2024 - 21:14
CREMA - «Fermatevi, non separate i nostri figli, non create classi sovraffollate». Il grido di dolore delle mamme e dei papà della materna Franceschini, al termine dell’infuocata assemblea convocata dal Comune, oggi dalle 18 alla scuola d’infanzia di via Bottesini. Un incontro a porte chiuse andato avanti per due ore e mezza, riservato solo a genitori, educatrici e amministratori. Il sindaco Fabio Bergamaschi, l’assessora all’Istruzione Emanuela Nichetti e la dirigente d’area Francesca Moruzzi hanno illustrato le ragioni, ormai note da quasi un mese, che spingono l’amministrazione ad accorpare la sesta classe, inserendo i bambini nelle altre cinque.
Innanzitutto, la carenza di personale, con difficoltà di reperire le supplenze per sostituire le malattie. Ma anche la prospettiva di un calo di iscrizioni, dovuto alla denatalità. I genitori, anche attraverso le loro rappresentanti, già molto critiche nelle scorse settimane, hanno avanzato la controproposta. Fermare tutto per un anno, prendere tempo per valutare eventuali alternative. C’è stato, a detta di alcuni presenti, anche un confronto verbale acceso.
I genitori dei bimbi che cominceranno a settembre, ma anche chi già conosce la realtà dell’ex Montessori, hanno evidenziato il fatto di aver iscritto i loro figli con la prospettiva delle sei sezioni e di ritrovarsi ora con una classe in meno. Hanno chiesto di fare il possibile per assumere nuovo personale, proponendo contratti a tempo indeterminato e non part time, così da attirare figure qualificate. Mamme e papà hanno avanzato la proposta di utilizzare studenti universitari per le supplenze, sostenendo che la legge lo permetta. Un punto sul quale gli animi si sono scaldati, dopo che gli amministratori comunali hanno negato ci sia questa possibilità. Hanno preso la parola anche le insegnanti e non sono mancati i momenti di sincera commozione da parte delle maestre, qualcuna in lacrime.
Pare che le educatrici abbiano solo preso atto della volontà del Comune di accorpare la sesta sezione, ma non siano per nulla d’accordo con il provvedimento, pur assicurando la prosecuzione del servizio. Dal canto suo Bergamaschi ha avuto parole rassicuranti sulla volontà dell’amministrazione di fare solo il meglio per i bambini, ha ricordato che il Comune ha sempre messo al riparo le famiglie dalle difficoltà organizzative della Franceschini e garantito la continuità educativa. A livello di investimenti, come aveva già ricordato martedì sera in commissione l’assessore Nichetti, in questi anni l’amministrazione ha puntato sull’incremento dei posti nei nidi, per far fronte all’enorme carenza che c’è a Crema; mentre quest’anno alle materne comunali avanzano complessivamente 98 posti. In conclusione, Bergamaschi non avrebbe del tutto chiuso la porta alla richiesta di una pausa di riflessione.
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