L'ANALISI
15 Maggio 2024 - 05:20
CREMA - Speravano in un cambio di rotta da parte del Comune, ma così non sarà. La commissione Politiche sociali, riunita ieri sera in aula Ostaggi e a cui hanno assistito alcuni genitori della materna Iside Franceschini, fortemente contrari al taglio della sesta sezione, ha ribadito la posizione dell’amministrazione.
Ossia la necessità di trasferire, da settembre, i bambini nelle altre cinque classi. Mamme e papà, da settimane ormai, hanno espresso a chiare lettere la loro disapprovazione. Ieri hanno potuto seguire i lavori solo come spettatori, mentre oggi alla materna potranno prendere la parola, in un’assemblea convocata dall’amministrazione stessa.
«Le nostre ragioni sono chiare — ha ribadito prima dell’avvio della seduta Laura Carelli, presidente del comitato di gestione della scuola dell’infanzia —: le motivazioni addotte dall’amministrazione comunale, invece, non lo sono altrettanto e non sono state presentate in modo trasparente. Si è parlato di calo demografico ma per l’ex Montessori vi sono sempre liste di attesa. Considerando che è una scuola paritaria a pagamento, le liste d’attesa esprimono chiaramente che i cittadini scelgono la nostra rispetto alle altre materne presenti in città. Allora, perché chiudere la sezione al Montessori? Tra l’altro, quest’anno le domande di iscrizione sono aumentate rispetto allo scorso, quindi non in calo».
Nei giorni scorsi Carelli aveva già evidenziato le perplessità con altri genitori: Daniela Venturini (membro del Comitato di gestione e mamma di un bambino della sezione A), Laura Ardia (rappresentante di classe della sezione E, che sarà quella smembrata), Elena Pini (mamma di un bambino della D) e Raffaella Mainardi, il cui figlio è iscritto per il prossimo anno scolastico.
La dirigente dell’area comunale Servizi al cittadino, Francesca Moruzzi, ha fornito i dati degli iscritti, a oggi, per l’annata 2024-2025: «Sono 128 sui 130 posti disponibili, saranno dunque ripartiti in cinque sezioni da 26 bimbi al massimo». E ha sottolineato le difficoltà nel garantire il personale supplente: «Su 18 candidati che ci hanno inviato il curriculum, nessuno era idoneo a insegnare alla Franceschini — ha proseguito —: siamo stati costretti a chiedere 603 ore di straordinario agli insegnanti, per coprire i colleghi legittimamente assenti per malattia. Non nascondiamo le difficoltà nel garantire ogni giorno la continuità educativa. Per questo ci siamo ritrovati anche con il corpo insegnante, per valutare un percorso riorganizzativo con una revisione su cinque sezioni, immaginando che questo sia il modello che più si avvicina alla possibilità di avere il maggior numero di compresenze di docenti».
Moruzzi ha quindi concluso: «Vogliamo garantire qualità pedagogica e sostenibilità degli interventi educativi, evitando il più possibile il rischio di interrompere il servizio. Il progetto che abbiamo presentato al collegio docenti e al comitato di gestione della scuola evidenzia che la rete di collaborazione scuola-famiglia sosterrà questo cambiamento». I dati sono stati contestati da Laura Zanibelli di Forza Italia: «I posti disponibili alla materna Franceschini sono 150, non 130. I genitori hanno iscritto i bambini sapendo delle sei sezioni, oggi si ritrovano con cinque». E l’assessora all’Istruzione Emanuela Nichetti ha ribadito che «per le scuole dell’infanzia ci sono cali evidenti delle iscrizioni a Crema. Ci sono 98 posti in più alle materne, rispetto agli utenti. E anche alla Franceschini, quest’anno, non abbiamo lista d’attesa».
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