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CREMA. IL CLUSTER DELLA COSMESI

Reindustria pressa il sindaco: «Lavori, serve un’accelerata»

Il presidente Bressanelli: «La riqualificazione dell’ex polo universitario di via Bramante è urgente»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

16 Maggio 2024 - 05:30

Reindustria pressa il sindaco: «Lavori, serve un’accelerata»

CREMA - «Il riconoscimento di Cluster della cosmesi lo abbiamo ottenuto. Ora, però, c’è bisogno di una accelerata sui lavori di ristrutturazione e di riqualificazione del polo universitario di via Bramante, che diventerà il luogo strategico fondamentale per tutta la filiera cosmetica lombarda». Marco Bressanelli, presidente di Reindustria, la società che ha lavorato per questo riconoscimento e che ancora è all’opera, va in pressing sul sindaco Fabio Bergamaschi, affinché i tempi previsti vengano rispettati.

Il maxi cantiere per la ristrutturazione dell’ex ateneo di via Bramante, da cinque milioni di euro, è stato assegnato l’estate scorsa. I lavori sono affidati dalla ditta Deleo Srl di Cambiago e dovranno concludersi entro giugno 2025. Riguardo alla nuova sede, se Cluster in inglese significa grappolo, il polo sarà il peduncolo che terrà insieme tutti gli acini. «Il Cluster — spiega Bressanelli — oltre a identificare un Distretto, definisce anche un modo di produrre e soprattutto di fare ricerca e formazione. E appunto a questo servirà il polo universitario, una volta rinnovato. Serve un’accelerazione nel recupero dei due padiglioni e nella realizzazione dell’hub dell’innovazione. Nell’ala B troverà posto il laboratorio di ricerca e sviluppo, del quale c’è necessità da parte delle nostre aziende».

Bressanelli spiega perché il laboratorio è fondamentale: «I brand sono stranieri, per la maggior parte francesi, ma la produzione e il know how devono rimanere sul nostro territorio. Lo stesso vale per la formazione. Occorre pensare a un master sulla cosmesi». Dopo l’istruzione superiore, dunque, l’obiettivo è quello di attrarre le università: «Il primo Its sulla cosmesi lo abbiamo fatto a Crema e questo è un motivo di orgoglio. Attualmente ci sono già cinque atenei che fanno ricerca sulla cosmesi: Politecnico, Statale e Bicocca di Milano, Pavia e Cattolica di Cremona. Sono già agganciate alle attività del Cluster».

«La ricerca in atto riguarda diversi aspetti: chimico-biologico, ricerca sui materiali, analisi della competitività, rapporto contenuto-contenitore, packaging ecosostenibile, economia circolare, come ridurre gli scarti, le nano tecnologie legate ai prodotti cosmetici, la digitalizzazione dei processi, lo studio dei modelli più efficaci per rendere le aziende della cosmesi sempre più competitive sul mercato».

Uno alla volta, tutti i tasselli necessari al Distretto della cosmesi stanno andando al loro posto: «Le risorse, sia pubbliche sia private, ci sono — conclude il presidente di Reindustria — la sede anche, i contenuti pure. Direi che tutto va nella direzione giusta e che tra non molto potremo comunicare al mondo che le conoscenze più avanzate in materia di cosmesi passano da Crema». Il fatto che il polo universitario di via Bramante diventi il cuore pulsante del Cluster della cosmesi avrà ricadute positive anche su altri settori dell’economia. I servizi di innovazione non si rivolgeranno infatti soltanto alla cosmesi, in quanto questo settore si nutre delle innovazioni ti tutti gli altri. Una volta che il polo ospiterà il laboratorio di ricerca, si potrà innescare una continua contaminazione e le conoscenze acquisite potranno essere messe al servizio di tutti.

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