L'ANALISI
08 Maggio 2024 - 05:10
PIZZIGHETTONE - Dopo 104 anni l’antica Porta Cremona Nuova potrebbe tornare a essere un vero varco. Il presidente Sergio Barili, qualche settimana fa in occasione dell’assemblea generale, aveva anticipato che una delle idee embrionali del Gruppo volontari mura era proprio questa, ma si era riservato alcune valutazioni. Ora si è passati dalle parole ai fatti: l’altro ieri sera il consiglio direttivo del gruppo ha infatti approvato importanti investimenti finalizzati ad attività di recupero delle antiche mura austriache, da sottoporre alla preventiva approvazione della Soprintendenza.
Fra questi anche la ‘breccia’. Non solo: dopo il via libera, già ieri si è tenuto il primo incontro con lo studio architetti associati Giambattista Frigoli, Giuseppe Annuiti e Maria Giulia di Maleo, per il conferimento dell’incarico di progettazione preliminare.
Per capire l’importanza dell’iniziativa bisogna fare un passo indietro fino al 1920, quando a seguito della demolizione di due casematte necessaria per l’apertura della strada provinciale, Porta Cremona è stata murata. L’obiettivo del Gvm è appunto quello di riaprirla per riavere un elemento storico del borgo, aggiungendo l’installazione di un ponte che colleghi al fossato. Il progetto preliminare definirà le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori, il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche storiche da integrare con le eventuali prescrizioni della Soprintendenza. E se tutto dovesse andare per il meglio, si potrebbe arrivare alla gara d’appalto nei primi mesi del 2025. Dal Gvm viene precisato che questa importante riqualificazione si pone in continuità con tutti gli altri interventi di riqualificazione delle antiche mura austriache, che negli anni hanno notevolmente migliorato l’aspetto del borgo e al contempo la sua attrattività turistica e la fruibilità da parte dei cittadini ed esercenti.
Il consiglio direttivo del Gvm ha approvato anche altri interventi alle mura e in generale al centro storico, che considerando anche l’apertura di Porta Cremona Nuova complessivamente supererebbero i centomila euro di investimento. Si partirà con quello più urgente: l’impermeabilizzazione di alcune aree della copertura museale su Piazza d’Armi, per scongiurare i problemi derivanti da umidità di risalita e condensa, che sono la conseguenza di infiltrazioni di acqua dal tetto.
Poi il rifacimento della facciata esterna dell’attuale sede dell’associazione e l’illuminazione del giardino Silva per renderlo utilizzabile in caso attività culturali. Tutto questo, così come gli altri fondamentali investimenti portati a termine in passato, è possibile grazie al grande lavoro e impegno degli oltre duecento volontari. Che ogni hanno si danno da fare innanzitutto per la buona riuscita della kermesse ‘Fasulìn de l'öc cun le cùdeghe’, che con le sue oltre diciottomila presenze medie rappresenta la fonte principale di autofinanziamento del Gvm. La prossima sarà la 32esima edizione – il 31 ottobre; 1, 2, 3, 9 e 10 novembre – e sarà dunque fondamentale per portare avanti gli ambiziosi progetti in cantiere.
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