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CREMONA VERSO IL VOTO

Gasparri con Portesani: «Che il patrimonio di idee di Forza Italia non si disperda»

Nella sede del comitato elettorale si sono riuniti i trentadue candidati della lista di coalizione costituita da FI insieme a Noi moderati, Unione di centro e Partito liberale

Francesco Gottardi

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redazione@laprovinciacr.it

04 Maggio 2024 - 20:05

Gasparri con Portesani: «Che il patrimonio di idee di Forza Italia non si disperda»

Alessandro Portesani con Maurizio Gasparri

CREMONA - Ancora big in città a sostenere la candidatura a sindaco di Alessandro Portesani: oggi è stato il turno del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, giunto in città in occasione della presentazione della lista dei candidati alle prossime elezioni amministrative. «Vogliamo che il patrimonio di idee che ha animato Forza Italia non si disperda, un patrimonio fondato sui valori sempre attuale della libertà. Per farlo dobbiamo aprire le nostre porte ad altre esperienze, unendo le forze in un'Italia che si spacca, dove si creano partiti dalla sera alla mattina».

Nella sede del comitato elettorale si sono riuniti i trentadue candidati della lista di coalizione costituita da Forza Italia insieme a Noi moderati, Unione di centro e Partito liberale. Formazioni politiche, rappresentate oggi da Giusppe Trespidi dell’Udc, che hanno risposto sul piano cittadino alla ‘chiamata aperturista’ di cui ha parlato il senatore Gasparri spiegando il nuovo corso inaugurato dal partito dopo la scomparsa del leader storico Berlusconi.

Una lista nella quale, con le parole del coordinatore provinciale di Forza Italia Gabriele Gallina, «ogni ambito della società civile è rappresentato, che vuole testimoniare l'impegno delle persone all'interno della comunità cittadina. Il disimpegno non è un tratto di chi ha a cuore la nostra città. Anche i nostri candidati che ormai sono in pensione lo sono soltanto dal punto di vista anagrafico: tutti mettono il proprio talento al servizio della città». E a simboleggiare questo impegno, oltre che per ribadire la centralità delle persone nel progetto politico della lista, è stato scelto lo slogan ‘Cremona è la nostra casa’.

«Il nostro approccio di governo vede la città come la casa di ciascuno di noi, il luogo delle relazioni, dove le persone investono le proprie risorse e il proprio talento per renderla ospitale per chi ci vive e per chi ci arriva - spiega il giovane coordinatore cittadino di Forza Italia, Luca Ghidini - Per questo motivo abbiamo deciso di sostenere convintamente un progetto riformatore che porta una nuova visione sulla città dopo anni di trascuratezza della sinistra».

Parole cui fanno eco quelle del consigliere comunale Carlo Malvezzi che parla di «città come organismo che va curato in ogni suo aspetto: dalla sicurezza all’attrattività, dalle possibilità d’impresa al decoro urbano serve invertire la marcia di un’amministrazione che ha deturpato la città della sua bellezza» e Alessando Portesani che alza i toni della campagna elettorale: «La nostra casa è stata affidata ai peggiori custodi possibili che l'anno governata come fosse solo cosa loro. Tolta la parentesi di Perri abbiamo vissuto decenni di malagestione e scambi di favore, un meccanismo che va spezzato. Ma la scommessa che stiamo facendo serve proprio per questo: in città sento voglia di cambiamento e sono sicuro che saremo capaci di interpretarlo per ridare a Cremona il lustro che merita».

Oltre ai presunti scambi di favore Portesani accusa l’amministrazione uscente di aver rinunciato a farsi carico del ruolo di capoluogo che spetta alla nostra città sia nel dialogo con i paesi del territorio sia nel dialogo con le istituzioni. «Cremona merita e Cremona deve tornare a chiedere. C'è un solo progetto di reale cambiamento ed è quello del centrodestra - conclude fiducioso Portesani - Sono un inguaribile ottimista ma anche un uomo molto concreto, vedo che la vittoria elettorale è vicina».


Una partita che, secondo il senatore Maurizio Gasparri, il centrodestra cittadino ha tutte le carte in regola per vincere: «A Cremona come in Europa serve una cultura del fare, del risolvere i problemi e soprattutto di concretezza. Alessandro Portesani rappresenta tutto questo, nel segno di una discontinuità necessaria». E il senatore non si risparmia qualche stoccata, vivacemente applaudita dal pubblico in sala: «Quel che serve è un esperimento di civismo con una salda identità politica, che sappia aggregare le energie cittadine, non certo il candidato di turno che sbuca dal nulla per prendere il proverbiale ‘zero virgola’».


Quello della ‘cultura del fare’ è un filo che nelle parole del senatore collega la politica locale a quella europea «Voglio porgere un sentito ringraziamento all'amico Massimiliano Salini che ha svolto un ottimo lavoro e merita di continuare a farlo: in Europa abbiamo la possibilità di scrivere regole nuove più vicine alle esigenze dei popoli. Con il partito popolare vogliamo delle istituzioni europee che sappiano incarnare i valori che sono stati anche del nostro leader: libertà, attenzione per la persona, intraprendenza». E Gasparri si sofferma anche sul simbolo, nel quale è ancora inserito il nome dell’ex presidente del consiglio: «Berlusconi è insostituibile ma il berlusconismo come movimento di pensiero lo è altrettanto. Questo non significa che il nostro partito è un reperto del passato, un nuovo corso è iniziato e la prossima tornata europea lo confermerà».

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