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CREMONA AL VOTO

Fdi, la discesa in campo dei ‘figli d’arte’

Pietro Nolli e Nicola Tinon De Bona. «Dopo 10 anni di sinistra, serve un cambiamento»

Giulio Solzi Gaboardi

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redazione@laprovinciacr.it

30 Aprile 2024 - 10:10

Fdi, la discesa  in campo dei  ‘figli d’arte’

Nicola Tinon De Bona e Pietro Nolli

CREMONA - Ci sono quelli che non si ricandidano, quelli che si ricandidano in altri partiti, volti nuovi e volti noti che non si vedevano da alcuni anni. Ma non solo. La tornata elettorale di quest’anno vedrà due nuovi ingressi nella politica cremonese, ma i cognomi sono già noti nell’ambiente. Come si suol dire, di padre (e di madre) in figlio: nelle liste di Fratelli d’Italia per il Consiglio comunale di Cremona correranno anche Pietro Nolli e Nicola Tinon De Bona, entrambi classe 2004.

Il primo è figlio del già vicesindaco della giunta Perri, Roberto Nolli. Il secondo è figlio dell’ex assessore alla Cultura, sempre con Oreste Perri, Irene Nicoletta De Bona. Entrambi volti storici del centrodestra e, soprattutto, entrambi in giunta nell’unica amministrazione di centrodestra della storia di Cremona. Un buon auspicio per loro?

«Alla vigilia del mio diciottesimo compleanno — racconta Nolli jr — ho iniziato a interessarmi di politica e man mano che mi informavo ho maturato la decisione di candidarmi. Credo nel programma di Portesani e di Fdi e credo che alla città, dopo dieci anni di sinistra, serva un cambiamento. Cremona ha grandi potenzialità non sfruttate, a partire dalle eccellenze sportive».

È l’ex assessore De Bona ad annunciare pubblicamente su Facebook la candidatura del figlio Nicola, che spiega: «Ho deciso di candidarmi perché mi sono reso conto che Cremona oggi è una città morta e con poche possibilità per i giovani. Poco decoro e il centro è vuoto. Vorrei dare una spinta alla città puntando sulla creazione di una vera città universitaria, sulla riqualificazione del centro e delle aree verdi, sullo stop ai centri commerciali e sulla valorizzazione del Po. Credo nei valori di famiglia, spiritualità e libertà dei Fdi». E uno sguardo alle nuove progettualità: «Mi piace la proposta di Arvedi di restituire alla città il cinema Tognazzi come luogo di aggregazione dei giovani». Anche se nessuno dei due è ancora iscritto al partito, «l’intenzione è di tesserarsi a breve».

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