Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SUPERARE LA DISABILITA'

Il ballo illumina il buio

Non solo cene senza luce per sperimentare la cecità, ora spettacolo con i non vedenti alla Casa del Pellegrino

Dario Dolci

Email:

redazione@laprovinciacr.it

27 Aprile 2024 - 05:25

Il ballo illumina il buio

CREMA  - La Casa del Pellegrino ospiterà la ‘prima’ dello spettacolo di ballo che vedrà tre ragazzi non vedenti esibirsi con cinque normodotati. L’iniziativa vede in prima fila Davide Cantoni, cremasco, privato della vista da 24 anni e rappresentante dell’Unione ciechi e ipovedenti di Cremona.

«Da otto anni – spiega Cantoni – ballo e gestisco una scuola a Romano di Lombardia, frequentata anche da non vedenti di Crema. Io li aiuto a capire la tecnica, anche se ci sono un’insegnante di ballo e un’assistente per chi non vede. Insieme stiamo preparando una coreografia per uno spettacolo di latino-americano, che presenteremo il 22 giugno alla Casa del Pellegrino di viale Santa Maria e che poi porteremo in giro per il Cremasco per tutta l’estate. L’obiettivo è fare inclusione».

cantone

Il cremasco Davide Cantoni

Come è nella mission della Casa del Pellegrino, dove operano una sessantina di volontari, tra cui molti ragazzi in difficoltà, che hanno accolto l’opportunità di occupazione. La Casa ospita anche un laboratorio artistico per persone con fragilità in collaborazione con Anffas, Over Limits, associazione Papa Giovanni XXIII e i Servizi sociali del Comune, e svolge attività di ristorazione senza fini di lucro, ma appunto con finalità di inclusione e riscatto sociale investendo il ricavato in borse lavoro per l'inserimento lavorativo dei giovani. A questo scopo, la Casa propone mensilmente la Cena al buio, con parte del ricavato a favore del progetto Mai più da soli.

L’iniziativa è diventata un appuntamento che cattura l’interesse di numerose persone. La cena è servita in un ambiente completamente al buio per consentire agli ospiti di risvegliare i sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto e dell’udito. A guidarli è Cantoni, insieme a Matilda Manzoni, ragazza ipovedente.

«Ho perso la vista il primo gennaio del 2000 – racconta Davide – a causa dello scoppio di un petardo. Mi sono ritrovato all’ospedale di Brescia senza poter vedere e da lì la mia vita è cambiata. Sono tornato alla scuola media, dove il rapporto con i miei compagni è diventato diverso: avevano timore a relazionarsi con me. Poi ho frequentato l’istituto Sraffa e musicologia a Cremona. La tecnologia mi ha dato una mano; ho fatto corsi di autonomia e orientamento che mi hanno insegnato a muovermi con il bastone».

Dall’ottobre del 2015, Cantoni, è entrato a far parte del progetto ‘Ballo anch’io’ grazie al quale ha sfatato il pregiudizio sui ciechi che non possono danzare. Un anno dopo ha dato vita ad una squadra di calcio per non vedenti. Inoltre, tiene incontri nelle scuole e da poco ha dato inizio con la compagnia teatrale Operazione musical agli spettacoli con l’audiodescrizione.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400