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CREMONA. EX LUCCHINI

Parcheggio allagato. Solaio sottile, spurgo difficile

Ad asciugare il ‘lago’ ci pensa il sole. Il Comitato di quartiere: «Ora nuova pavimentazione in asfalto»

Francesco Gottardi

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redazione@laprovinciacr.it

26 Aprile 2024 - 05:30

Parcheggio allagato. Solaio sottile, spurgo difficile

CREMONA - ‘Piove: governo ladro’ recita un noto detto popolare. Un motto particolarmente calzante per il dibattito che si sviluppa ogni volta che la città viene investita da qualche rovescio. Al centro dell’ultimo caso c’è, ancora una volta, il parcheggio nell’area ex Lucchini in via Mantova dove i posti gratuiti sono stati trasformati fra le polemiche in stalli a pagamento. Con le piogge dei giorni scorsi si è formato infatti un lago e sono partite le segnalazioni: da un lato qualche utente del parcheggio ironizza sui social specificando come «il pagamento del biglietto non include la canoa»; dall’altro il presidente del comitato di quartiere Zaist Giulio Ferrari che ha sollecitato un intervento di Padania Acque che ha in gestione la rete idrica cittadina.

Una situazione che si sarebbe potuta chiudere con lo spurgo dei tombini dell’area. «Ma non è così semplice — racconta Ferrari — per diversi motivi: in primo luogo perché la gestione dell’area, compresi gli interventi di manutenzione, è in parte di competenza del condominio antistante e in parte del comune. Accertato che si trattava del secondo caso abbiamo poi provveduto a sollecitare l’intervento di Padania Acque che però, come capitato anche l’anno scorso, non può intervenire con i mezzi che ha a disposizione perché troppo pesanti: l’area è infatti un impalcato, vuoto al di sotto del parcheggio, che rischierebbe di cedere sotto il peso delle autocisterne. La società avrebbe allora dovuto affittare altri mezzi, con un fisiologico allungamento delle tempistiche».

E a rendere il tutto ancora più macchinoso c’è da dissipare un ulteriore mistero: «La competenza sulla gestione dell’impianto fognario è di Padania Acque, ma in caso di cedimenti strutturali di materiale edilizio che finisce per ostruire il deflusso delle acque — come accade nella maggior parte dei casi — bisogna allora rivolgersi ad Aem». Nel rimpallo di competenze e responsabilità intanto ci ha pensato il sole, spuntato ieri a risolvere l’empasse. Ma il problema resta di natura strutturale: «Ora la pavimentazione del parcheggio è realizzata con mattonelle autobloccanti che favoriscono le infiltrazioni d’acqua. Qualche miglioria dovrebbe arrivare con l’inizio dei lavori per il famoso parcheggio interrato ora riconvertito a magazzino. In programma c’è l’impermeabilizzazione dell’intera area e la sostituzione della pavimentazione con un manto d’asfalto» conclude Ferrari.

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Commenti all'articolo

  • presario

    26 Aprile 2024 - 10:52

    Progettista? senza colpe?

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