L'ANALISI
25 Aprile 2024 - 17:02
La cerimonia a Pizzighettone
Le celebrazioni per la festa del 25 Aprile hanno interessato tutta la provincia con diversi momenti dedicati alla memoria e al ricordo.
A Pizzighettone emozione alla cerimonia, come di consueto conclusa in località Tencara al cippo che ricorda il sacrificio di Angelo Dognini e Giovanni Fassolo. Presenti anche il testimone vivente di quell’esecuzione, Gino Colombani, e il nipote di Dognini: Fulvio Frattini residente a Brescia. Prima, però, corteo per le vie del paese e tappa al monumento ai Caduti dove il sindaco Luca Moggi ha pronunciato il suo discorso: «Questa, non mi stancherò mai di ribadirlo, è una giornata che deve essere intesa come inclusiva e non divisiva, la festa di tutti e non solo di una parte». Gli alunni Penelope Gutteriez, Celeste Cicale e Alessio Volpi hanno letto brani tratti dal Corriere della Sera del 26 aprile 1945. Presenti Anc, Croce Rossa, Avis, Associazione bersaglieri, don Andrea Bastoni.
Il Comune ha anticipato a ieri la cerimonia di commemorazione della Liberazione per permettere la partecipazione degli studenti di scuola media guidati dagli insegnanti. Oltre al sindaco Biondo Caruccio, sono intervenuti il collega di Corte de’ Frati Giuseppe Rossetti, alcuni consiglieri, una rappresentanza di militari della caserma Col di Lana, rappresentanti dell’Anpi e delle associazioni combattentistiche e d’arma. Dopo la deposizione di una corona di alloro al monumento, benedetta dal parroco don Claudio Corbani, nella sala consiliare del municipio i ragazzi hanno presentato degli elaborati sulla storia del 25 Aprile. «Davanti a questo monumento – ha detto il primo cittadino — abbiamo il dovere di assumere l’impegno solenne a batterci contro la disonestà, la corruzione, il connubio letale tra politica e affari, l’atteggiamento predatorio nei confronti del denaro pubblico. Siamo stanchi di sentire parlare di mafia, di camorra, di atti di violenza contro le donne, di morte sul lavoro: vogliamo una politica sana, che possa risolvere questi problemi che ormai da anni tormentano il nostro Paese».
A Sospiro alla presenza del sindaco Fausto Ghisolfi, del primo cittadino di Cella Dati Fabrizio Lodigiani, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Protezione civile e del parroco don Federici Celini si è deposta la corona sotto la lapide commemorativa in piazza Libertà. Ghisolfi non solo ha onorato chi ha dato la vita per la libertà di tutti e ha combattuto per ristabilire la convivenza democratica, ma ha anche ricordato la liberazione di Sospiro.
A Malagnino, nell’area del ricordo, il sindaco Donato Losito insieme all’Associazione combattenti e reduci di Pescarolo, con la presidente Laura Vacchelli, e l’Associazione Nazionale Bersaglieri di Pieve San Giacomo, ha celebrato la Liberazione dal regime nazifascista ricordando tutti coloro che hanno perso la vita per gli ideali di libertà e democrazia. Un ricordo che deve restare vivo e d’esempio per le generazioni future.
A Monticelli celebrazione con il sindaco Gimmi Distante con la sua giunta: dopo la deposizione di corone ai monumenti, corteo ed esibizione del Corpo bandistico monticellese. É seguita l’orazione ufficiale di Giorgio Braghieri, presidente dell’Opera Pia Alberoni di Piacenza. Presenti anche il comandante dell’Arma dei carabinieri, maresciallo Alessandro Rigliaco, la Polizia locale e il sindaco di Castelvetro Silvia Granata.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris