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CREMONA VERSO IL VOTO

Portesani e Virgilio: «Visioni differenti, ma infrastrutture e fiera cruciali per il futuro»

Primo confronto pubblico tra i due candidati sindaco alla sede dell'Associazione Industriali di piazza Cadorna

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

23 Aprile 2024 - 23:20

Portesani e Virgilio: «Visioni differenti, ma infrastrutture e fiera cruciali per il futuro»

CREMONA - Si stringono la mano, sorridono ai fotografi, poi uno da una parte e l’altro dall’altra imboccano l’ingresso della sala convegni dell’Associazione Industriali, accompagnati dal direttore Massimiliano Falanga. Dopo il consiglio generale, oggi nella sede di piazza Cadorna i protagonisti sono stati loro, i due candidati sindaco: Andrea Virgilio della lista ‘Cremona Sei Tu’, sostenuto dal centrosinistra, e Alessandro Portesani della lista ‘Novità a Cremona’, appoggiato dalla coalizione di centrodestra. A volere il primo dibattito pubblico fra i due candidati sindaco sono stati gli industriali «per capire le prospettive di azione e di idee di chi sarà chiamato ad amministrare la città», ha sottolineato Stefano Allegri, presidente dell’Associazione Provinciale degli Industriali facendo riferimento al Masterplan 3C e alle Assise del territorio.

Alessandro Portesani, Stefano Allegri e Andrea Virgilio


CHI SONO


Il confronto è partito dalle presentazioni. «Sono Alessandro Portesani, ho 41 anni — è partito l’aspirante primo cittadino del centrodestra —. La mia discesa in campo è maturata qualche mese fa, sono un civico e ho dato vita al progetto Novità a Cremona. Vuole avere una visione di città del futuro con una prospettiva di vent’anni per poi declinare le azioni dell’amministrazione dei prossimi cinque anni, guardando al futuro. Per fare questo metteremo al centro l’ascolto della comunità cremonese». Virgilio ha tratteggiato il suo ruolo istituzionale, prima in Provincia e poi in Comune, con gli ambiti di interesse e le competenze. E così ha sintetizzato i suoi obiettivi: «Individuare le priorità sulla base delle esperienze di questi anni. Il territorio ha fame di costruire un sistema in cui centrale e trasversale è il tema dell’identità, come quello della creatività che impongono le sfide globali, insieme alla sostenibilità. In questo contesto, i concetti di cura e di relazione investono l’intero territorio nelle sue differenti articolazioni».

COMUNE E TERRITORIO

Allegri chiede di declinare il rapporto fra Comune e territorio e lo sviluppo possibile. «Il tema è quello di un’area vasta che sappia creare alleanze e oltrepassare la frammentazione — ha detto Virgilio —. Il Comune deve saper valorizzare le filiere produttive, facendosi facilitatore di sviluppo. Penso alle strategie turistiche oppure ai rapporti con le multiutility come Padania Acque o A2A. Il Comune capoluogo può e deve giocare il proprio ruolo di tessitore di relazioni per il bene dell’intero territorio».
Portesani fa riferimento al «ruolo incompiuto della Provincia e alla necessità che il Comune capoluogo sia capace di ascoltare le istanze che arrivano dai Comuni più piccoli. Penso al caso dell’impianto di biometano, che ha messo in difficoltà realtà come Bonemerse e Gerre de’ Caprioli. Essere Comune capoluogo significa essere generosi nei confronti delle realtà più piccole e per questo pensiamo alla costituzione di un’area vasta dei Comuni che raggruppi 100mila abitanti». Il suggerimento di Allegri è quello che i tre sindaci di Cremona, Crema e Casalmaggiore si confrontino abitualmente e con regolarità. Suggerimento accolto da entrambi.

LE INFRASTRUTTURE

Altro tema — sollecitato da Allegri — è quello delle infrastrutture, a partire dalla Cremona Mantova come via per collegare la Lombardia all’Europa: «Solleciteremo la Regione per il raddoppio della Paullese e della linea ferroviaria Cremona-Mantova — dice Portesani —. Sull’autostrada Cremona Mantova non siamo contrari, ma a fare la differenza sono gli effetti rispetto alle prospettive di un fondo disposto a investire sull’autostrada. Bisogna poi lavorare all’ottimizzazione del fiume». Virgilio sottolinea: «Il bisogno intermodale del territorio è evidente — dice —. L’autostrada e non l’adeguamento dell’esistente è la via più percorribile. Altro capitolo importante sarà gestire il raddoppio della linea ferroviaria, per evitare nella quotidianità i disagi ai pendolari. Determinante è ripensare il ruolo del porto canale nel connubio acqua e ferro e recuperare il tema del terzo ponte. C’è poi il costo della tangenziale e tenteremo di chiedere ad Anas di prendere in carico una parte dei costi».

FIERA E CLUSTER AGRIFOOD

Sulla centralità della Fiera i due candidati convergono, sottolineandone la centralità nel sistema cittadino: «Dopo il periodo Covid, la Fiera ha ritrovato non solo il suo ruolo, ma è cresciuta — ha detto Virgilio —. La volontà è quella di lavorare per un consolidamento dell’esistente e trovare alleanze con altre realtà, senza la paura di perdere l’unicità di un sistema che raggruppa in sé l’intera comunità. Da qui l’esigenza di lavorare per una sempre maggiore integrazione col tessuto urbano, magari offrendo anche momenti di formazione». Portesani propone nella sua eventuale futura giunta «una delega assessorile alla Fiera per incidere di più e potenziare le attività fieristiche come vetrina della città, magari immaginando anche in fiera un conference center». Sulla possibilità di portare a Cremona il cluster agrifood i due convergono, nel segno dell’eccellenza agroalimentare del territorio.

EVENTI E DECORO URBANO

Sugli eventi Virgilio rivendica una cresciuta vivacità, ma anche «la possibilità di immaginare anche nuove occasioni di riflessione e di valorizzazione della città e delle sue identità, in dialogo costante con i cittadini». Portesani attacca sulla necessità «di coordinare meglio le iniziative e di distribuire gli eventi sull’intero territorio cittadino». Per quanto riguarda il decoro urbano, Virgilio fa riferimento agli investimenti legati al Pnrr, a come la città sia cambiata e contenitori abbandonati abbiano trovato nuova vita «penso all’azione della Fondazione Arvedi Buschini, ma anche alla Banca d’Italia, al futuro dell’ex ospedale vecchio. La città cambia volto, grazie alla collaborazione di pubblico e privato in una visione di futuro». Portesani ribatte al futuro con la «necessità di ridare bellezza alla città, appare poco manutenuta e quando c’è degrado aumenta il senso di insicurezza. Cambieremo l’illuminazione cercheremo di rispondere alle necessità quotidiane dei cittadini».

CREMONA E LE PARTECIPATE

Differiscono i punti di vista dei due candidati in merito ad Aem, Lgh e A2A. Portesani spiega: «Non c’è dubbio che la fusione di Lgh in A2A abbia portato la città a non avere un peso efficace. Sono convinto che il rapporto con A2A debba essere rivisto, anche in merito alla fattibilità dell’impianto di biometano». Su tutt’altra linea è Virgilio, che spiega: «La sinergia con A2A si pone sulla scia di quella necessità di avere relazioni e intessere rapporti per affrontare la complessità del mondo in cui viviamo. Bisogna smettere di credere che piccolo è bello, le sfide sono ampie e molto spesso vanno al di là dei singoli confini». Le priorità da futuro sindaco oscillano fra il potenziamento del polo tecnologico, il dialogo con le forze economiche e la necessità di coniugare la gestione del quotidiano. Alla fine si sciolgono le righe, i due si separano, un sorriso e poi ognuno va per la sua strada. Buona la prima per il primo faccia a faccia dagli industriali, ma la strada da percorrere da qui all’8 e 9 giugno è ancora lunga.

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