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«Cittadini come cavie». E scoppia la polemica

Scintille, subito spente, anche per l’uso della sala del Quartiere per un’iniziativa elettorale

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

20 Aprile 2024 - 21:10

«Cittadini come cavie». E scoppia la polemica

CREMONA - «Questa amministrazione ci lascia con il nulla, e in particolare sulle vie Giordano e Cadore con interventi peggiorativi. Vi hanno trattato come cavie». Dopo le parole usate dal candidato di centrodestra, Alessandro Portesani durante l’incontro con i cittadini organizzato da Forza Italia nella sede del Comitato di quartiere 9 Giordano - Cadore sono esplose le polemiche: «Reputo offensiva l’affermazione di Portesani ‘voi trattati come cavie’. Non mi sento affatto la cavia di nessuno», ha scritto in una lettera Andrea Ghisoni, componente del direttivo del Comitato di quartiere presieduto da Maria Cristina Arata, che ha anche contestato la scelta della sala e ha annunciato le dimissioni: «Giudico inopportuno che sia stato utilizzato lo spazio pubblico che è sede di vari enti, pertanto anche del Comitato di quartiere, per un incontro politico del centro destra».

E il candidato del centrosinistra e vice sindaco, Andrea Virgilio, aggiunge: «Trovo offensivo per tutti paragonare la cittadinanza a una cavia, è offensivo per l’avversario politico che tuttavia è attrezzato e ha spalle larghe, lo è soprattutto per cittadini attenti su questi temi, plurali nelle valutazioni e nelle soluzioni».

Quanto all’uso della sala del Comitato, il segretario cittadino di Forza Italia, Luca Ghidini, in una lettera di replica a Ghisoni, spiega: «I locali di via Cadore 67 sono uno spazio pubblico di proprietà comunale e non un locale ad uso esclusivo del comitato di quartiere 9. Infatti, sono a disposizione di associazioni (Auser), tutor condominiali e cittadini che ne facciano richiesta. Nella fattispecie la richiesta è stata regolarmente inoltrata dal capogruppo di Forza Italia il 10 aprile, e prontamente accolta dagli uffici comunali».

Ghidini aggiunge che «Andrea Ghisoni non è un ‘cittadino comune’, ma il vicepresidente dell’associazione ‘Fare nuova la Città’ che, come noto, ha avuto un ruolo importante nell’amministrazione del Comune di Cremona» e ironizza «con buona pace del vicepresidente di Fare Nuova la Città, la Costituzione Italiana garantisce la libertà di parola e di espressione a tutti i cittadini, quindi anche a chi esprime giudizi diversi sull’operato dell’amministrazione di Cremona». E anche Arata, che era presente all’incontro, spiega: «Ho preso parte all’incontro a titolo personale non in veste di presidente del Quartiere. Questo è stato chiarito dal moderatore Saverio Simi al momento di passarmi il microfono. Inoltre, quella sala non è in uso esclusivo del Comitato del quartiere, ma è utilizzata anche da altri. Il Comitato di quartiere non ha svolto alcun ruolo: la domanda di utilizzo della sala è stata fatta da Forza Italia e il Comune l’ha concessa». E anche dall’amministrazione si spegne la polemica: «Rientra nell’elenco delle sale comunali che possono essere richieste per gli incontri pubblici».

Resta lo scontro nel merito della questione, presentata così all’incontro di giovedì: «Dopo 10 anni di istanze e segnalazioni inascoltate, via Giordano rimane un tema spinoso per l’amministrazione di centrosinistra». E concluso così: «Leggeremo, ci informeremo, studieremo con un approccio scientifico i dati sui flussi del traffico. Capiremo quali errori di progettazione sono stati fatti. E fra un anno saremo di nuovo qui con un progetto vero, una soluzione reale ai problemi del comparto». E Ghidini va all’attacco: «Il signor Andrea Ghisoni, in qualità di vicepresidente di Fare Nuova la Città, anziché indignarsi inutilmente di fronte al normale esercizio della democrazia, avrebbe fatto meglio a spiegare nella sua lettera perché la forza politica a cui aderisce e di cui è dirigente, nei 10 anni durante i quali ha amministrato la città, ha disatteso tutte le promesse elettorali ed in particolare quelle fatte ai cittadini che risiedono nel comparto sud di Cremona. Non sono stati realizzati i lavori di riqualificazione di via Giordano, prospettati nel 2014 e nel 2019 quale alla strada sud, e non è stato neppure redatto un progetto organico in grado di rendere più fluido il traffico e assicurare un minimo di vivibilità per chi abitato in zona. In più la Giunta Galimberti-Virgilio ha autorizzato la costruzione di un supermercato che ha aumentato il carico di traffico, nel pieno malcontento dei residenti. La diversità di vedute è legittima e garantisce un autentico confronto democratico. Pertanto, alla luce dei fatti, avrei auspicato la presenza del signor Andrea Ghisoni in sala per confrontarsi liberamente con i presenti ed esprimere il proprio punto di vista. È invece inutile sentirsi espropriati di uno spazio pubblico di cui ci si sente indebitamente rappresentanti esclusivi. Infine, dalle cronache giornalistiche di questi giorni, si è appreso che il signor Andrea Ghisoni sarà nuovamente candidato nella Lista di Fare Nuova la Città. Gli faccio i migliori auguri».

Virgilio liquida la querelle sull’uso della sala e ribalta le accuse: «Trovo sempre positivo l’incontro con i cittadini. In questo tragitto di campagna elettorale ho sempre sostenuto l’importanza di confronti sulle proposte e non su polemiche sterili. L’accusa che per esempio Portesani aveva fatto rispetto all’impossibilità di parlare con i comitati di quartiere a causa dei ‘veti’ della giunta uscente, fa parte dell’ampio ventaglio delle polemiche inutili, una bugia colossale smentita dai fatti, visto che i rappresentati dei comitati sono cittadini liberi di parlare, candidarsi, confrontarsi con chiunque, il recente incontro su via Giordano lo dimostra».

Sul merito, aggiunge: «Va bene illustrare ai cittadini critiche, idee, proposte rispetto a temi particolarmente sentiti, farlo anche accompagnati da un soggetto politico come Forza Italia che sulla risoluzione di via Giordano aveva promesso una tempistica ben definita sull’avvio dei lavori per la strada sud, promessa non mantenuta; va bene anche incalzare l’amministrazione uscente e porre il tema in campagna elettorale. Sarebbe stato interessante acquisire un’idea, un’ipotesi di lavoro, perché la cosa uscita da quell’incontro è, da parte del candidato della destra cremonese, un rinvio sulla proposta a data da destinarsi». E poi: «Siamo all’avvio della fase più acuto di queste elezioni amministrative: più che cavie evitiamo di fare come i criceti sulla ruota, tanto movimento per nulla, su via Giordano e sui temi viabilistici alimentiamo confronto e soluzioni anche a partire da un’ipotesi di lavoro avviata in questi anni ma andando anche oltre. In sostanza, parlare a spot, o con toni offensivi, non aiuta nessuno».

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